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concorsoSecondo il rapporto OASI recentemente pubblicato, in Toscana, per ogni 100 infermieri presenti nel 2010 oggi ne abbiamo due in meno. Sono abilitati circa 21000 infermieri in Toscana a fronte di 3 milioni e mezzi di abitanti, un rapporto infermiere/1000 abitanti di 6, quando la media Europea è di 8,4. Se dovessimo basarci solo su questo gli infermieri a mancare sarebbero 8000 ma intanto, da subito, ne servono circa 3000. E' questo, secondo il centro studi FNOPI, il numero di assunzioni necessarie in toscana se vogliamo un equa distribuzione tra professioni. La necessità è motivata da una popolazione che è tra le più anziane d'Italia e d'Europa dove la cronicità, e quindi il bisogno assistenziale, è elevatissimo. Ma ad essere anziani e malati sono anche i professionisti (secondo un rapporto Cergas Bocconi almeno il 15% degli infermieri ha inidoneità lavorative) ed ecco perché il numero di infermieri occupati è un numero sovrastimato nella realtà dei fatti. Questa situazione ha dei rischi evidenti e sono i dati internazionali a parlare: ogni volta che si assegna 1 assistito in più a un infermiere (il rapporto ottimale in ospedale a bassa intensità sarebbe 1:6) aumenta del 23% l’indice di burnout, del 7% la mortalità dei pazienti, del 7% il rischio che l’infermiere non si renda conto delle complicanze a cui il paziente va incontro. Gli OSS invece sono aumentati dal 2010 di 8 unità ogni 100 e questo è un bene perché è personale di supporto importante e permette all'infermiere di evitare attività così dette demansionanti, anche se è bene ricordare che secondo un recente studio pubblicato sul BMJ la presenza di personale di supporto in sostituzione degli infermieri NON sortisce alcun effetto sul miglioramento degli esiti di salute, pertanto è da considerarsi strategia da disincentivare.

Questa carenza cade proprio nel periodo storico in cui si sta implementando l’infermiere di famiglia e di comunità che certo non potrà agire su un rapporto per abitante così elevato come adesso. Dove va meglio, infatti, si assesta su 1 infermiere/3000 assistiti (1 medico di medicina generale si definisce massimalista con 1500 assistiti per fare un confronto). Il rapporto ottimale dovrebbe prevedere, come dichiarato dal centro studi FNOPI, 1 infermiere di famiglia e comunità ogni 500 assistiti. C’è bisogno di infermieri nella riforma dei Pronto Soccorso che deve prevederne l’aumento per garantire percorsi see and treat e fast track, nell'aumento dei posti per cure intermedie (Ospedali di comunità) che sono a gestione infermieristica, per non parlare di tutte quelle attività specialistiche dove gli infermieri sono sempre più impegnati (PICC team, ambulatori medicazioni difficili, stomacare etc etc).

La graduatoria dell’ultimo concorso ESTAR è praticamente terminata e troppi sono stati i colleghi assunti provenienti da altre Regioni che hanno già chiesto ed ottenuto mobilità e trasferimenti. Chiediamo quindi che si attivi velocemente una nuova procedura concorsuale che non preveda, come accaduto nella precedente, una preselezione. Sia perché tale scelta ha determinato esclusioni di colleghi corregionali che oggi paghiamo, sia perché il fabbisogno infermieristico è così elevato che ad avviso degli scriventi non vi è necessità di una preselezione che ha tra l'altro generato non pochi malumori.

La procedura concorsuale deve quindi partire adesso, immediatamente. Ogni mese di ritardo rischia di paralizzare il sistema regionale Toscano nel domani.

grillo cnFonte: FNOPI.IT 15/12/2018 

Il ministro della Salute, Giulia Grillo, è intervenuta oggi al Consiglio nazionale della Federazione degli Ordini delle professioni interimistiche.

Il ministro ha portato il suo saluto ai 102 presidenti deli Ordini provinciali e al Comitato centrale della FNOPI affermando che “Abbiamo fatto più di qualcosa in questi primi 6 mesi di lavoro, contiamo per il prossimo anno di fare molto ma molto di più e gli infermieri saranno giocatori titolari nella partita del futuro del Servizio sanitario nazionale”.

“Oggi ha detto Giulia Grillo - sono molto felice di essere qui con i presidenti degli ordini provinciali e l’intero comitato centrale degli ordini infermieristici che stanno facendo un grande lavoro per valorizzare e attualizzare sempre di più la professione infermieristica”.

“Non per niente alla celebrazione dei 40 anni del nostro servizio sanitario nazionale – ha proseguito il ministro – sul palco prima tra tutti gli attori della nostra salute c’è stata un’infermiera.  La nostra attenzione è per tutti gli attori della sanità e conosco bene le condizioni di lavoro con cui vi dovete confrontare, massacranti, in alcune realtà di natura sociale, fino e contro la violenza”.

“Stiamo puntando col Governo - ha detto ancora – al superamento del blocco delle assunzioni e del tetto che lega la spesa del personale al 2004, per tutti gli operatori e soprattutto per il vostro comparto dove sappiamo  che ci sono carenze gravissime e storture che si sono stratificate nell’ultimo decennio e che mettono a rischio i servizi”.

“In questi giorni, come tutti sanno – ha proseguito il ministro – ho azzerato il Consiglio superiore di Sanità e nell’esaminare chi erano i componenti uscenti mi sono accorta che non solo mancavano le rappresentanze di molte professioni, ma che non c’era neppure un infermiere: ora ci sarà, ve lo assicuro”

“E anche nel prossimo Patto per la salute che stiamo per scrivere con le Regioni – ha proseguito - porteremo avanti le istanze che la vostra presidente ci ha illustrato: il punto ascolto al ministero c’è sempre, per voi come per tutti. Avremmo voluto già da questa legge di Bilancio mettere più risorse sulla sanità per soddisfare tutti, ma nel triennio successivo ce la faremo e le risorse ci saranno”.

“Ho notato invece – ha proseguito il ministro – un livello crescente di insoddisfazione nei cittadini per il servizio sanitario: vorrei che tutti comprendessero l’importanza della nostra sanità, del nostro servizio unico, pure con i suoi difetti. Dobbiamo recuperare il rapporto con il cittadino paziente e voi siete quelli più prossimi a lui, quelli che passano con lui più tempo professionalmente“.

Difendiamo il Ssn – ha detto ancora – universalistico e pubblico: non credo sia civile un paese che non garantisce le cure a una persona senza assicurazione. Facciamo, tutti insieme, ‘rinnamorare’ il cittadino del Ssn”.

“Auguri a voi – ha concluso Giulia Grillo - alle vostre famiglie e auguri a tutti gli infermieri! Siete un esercito e vi siamo grati, innanzitutto come cittadini, e poi come titolari delle istituzioni. Camminiamo insieme per una sanità più equa e attenta ai diritti dei pazienti, ma anche di tutti gli oltre 2 milioni di lavoratori ogni giorno in prima linea”.

Al ministro la presidente FNOPI Barbara Mangiacavalli ha donato un libro fotografico sugli infermieri, con una dedica: “Con l’auspicio di avviare un percorso comune per il riconoscimento e la valorizzazione della professionalità e dell’impegno delle centinaia di migliaia di infermieri che ogni giorno lavorano con un solo pensiero: il bene della persona”.

insiemeIn relazione ad alcuni passaggi interlocutori, si informano gli iscritti operanti nelle aree mediche dei setting ospedalieri della Provincia di Grosseto, che si terrà un incontro aperto a tutti i colleghi presso la sede dell'Ordine degli Infermieri di GR in Via Repubblica Dominicana 80 - mercoledì 19 - alle ore 18.00 per discutere insieme su tematiche strettamente inerenti l'agire professionale. Vi aspettiamo per confrontarci. 

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