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Ricordiamo a tutti gli iscritti, con particolare riferimento ai neolaureati dei prossimi giorni, che gli OPI mettono a disposizione gratuitamente un corso FAD ECM con video esplicativi che verte sui seguenti temi:

Utilizzo DPI
ventilazione non invasiva
Gestione dello stress

Il corso è accessibile fadinmed.it  previa registrazione.

ATTENZIONE IMPORTANTE!

Il corso dura 8 ore ed eroga 10 crediti ECM ma è possibile, senza seguirlo tutto, VISIONARE solo i filmati pratici sui seguenti aspetti: Consigli pratici, vestizione, Svestizione, Montaggio del casco, la gestione dell'errore. Sono i video con la denominazione "non soggetto a test di valutazione"

Si raccomanda a TUTTI i colleghi, indipendentemente dal contesto lavorativo, di visionare almeno questi video della durata complessiva inferiore ai 60 minuti.

infermieri operaiMancano professionisti. Tutti. In particolar modo mancano infermieri. Noi lo diciamo da anni e poco consola ergersi a Cassandra, anche se è bene ricordare a tutti i decisori politici che questa condizione è frutto di almeno un decennio di polvere sotto la sabbia e tagli al limite del sostenibile, oltre che ad un programmazione formativa e assuntiva miope e sorda. Non è questo un editoriale di approfondimento sulla carenza e sulle sue origini. Vi rimandiamo a questo articolo del Post che spiega bene come siamo arrivati a questa situazione: https://www.ilpost.it/2020/11/01/coronavirus-infermieri-carenza-assunzioni-universita/.

Ma vi rimandiamo anche alla nostra campagna #InfermiereInViaDiEstinzione che risale ad ottobre 2019 e spiega bene attraverso i dati i fabbisogni che lamentavamo nella nostra Provincia. Mai campagna fu più sfortunatamente profetica: https://www.opigrosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=600&catid=8

Non solo. in Toscana Avevamo detto in tempi non sospetti di ammettere tutti alla graduatoria ESTAR e irrobustire il numero (https://www.opigrosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=592&catid=8) visto che partivamo nel 2019 senza pandemia con una carenza calcolata di almeno 3000 unità (https://www.opigrosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=537&catid=8)

Adesso cosa succede? Che non reggiamo più. Le RSA non trovano infermieri. In Ospedale i rapporti sono al limite del sostenibile o sono già ben oltre e mancano le competenze per i reparti intensivi. Sul territorio si fa fatica a garantire nei tempi giusti il complesso percorso di tracciamento, tamponi e trattamento domiciliare. In Toscana ancora siamo al largo da fantasiose operazioni di rattoppo professionale che leggiamo purtroppo ovunque...ma per quanto ancora?

In Italia ormai si legge di far esercitare infermieristica ai medici (abuso di professione); far fare tamponi agli OSS ma con supervisione infermieristica (abuso di professione e conflitto con la L 24/2017); far fare tamponi ai veterinari; far lavorare studenti non ancora laureati (abuso di professione); reclutare infermieri all'estero SENZA iscrizione all'albo professionale (Altro ed ennesimo abuso di professione e mancata tutela giuridica legale).

Senza contare che già in questo momento tutti stanno facendo tutto sia verso il basso che verso l'alto. Stanno saltando tutti gli schemi delle competenze e delle professioni. Siamo nella più grande emergenza sanitaria del secolo e non possiamo permettere che il mondo delle professioni salti in aria.

Intanto siamo a 23.000 operatori sanitari contagiati e 43 infermieri deceduti. in Toscana sono contagiati 1200 infermieri. Un numero impressionante che aggrava ancora di più la tenuta del Sistema.

Non bastano più straordinari e produttività aggiuntive. Gli infermieri sono stanchi, stremati, arrabbiati. Non ce la facciamo più. Non sappiamo quanto ancora possiamo reggere così.

Non possiamo permettere che tutto questo prosegua ed è frustrante perchè le soluzioni da proporre e che abbiano una minima dignità professionale sono veramente poche. Probabilmente anticipare le sessioni delle classi di Laurea, riconoscere extramoenia subito a tutte le professioni sanitarie per poter operare su base volontaria e remunerata in ambiti privati come le RSA. Forse più di ogni altra cosa serve demolire velocemente e subito le attuali norme concorsuali e prevedere chiamate dirette come nei sistemi anglossasoni. Far rientrare i NOSTRI infermieri che negli anni sono emigrati alll'estero.

E' già possibile oggi assumere con forme CO.CO.CO. fino a 6 mesi personale in servizio, ma ci chiediamo quanto ormai sia fattibile questa soluzione partorita ad inizio pandemia considerando che il bacino di colleghi disponibili a tale forma sia ormai diventata limitatissima, oltre che poco attrattiva. L'altra forma già prevista è richiamare il personale in pensione. Sono due strade a nostro avviso ormai superate ma comunque preferibili a qualsiasi svendita di competenza che si palesa all'orizzonte.

Sono alcune proposte che vengono lanciate da più parti a livello nazionale e regionale. vanno subito portate avanti insieme ad altre che i vari decisori potranno pensare MA NON si può tollerare che le soluzioni siano l'abusivismo professionale e il totale collasso di tutte le competenze. Non siamo noi ad essere arrivati a questo punto di non ritorno. Non possiamo pagarne noi ed i cittadini le conseguenze.

E se serve un lockdown per far respirare il SSN e regionale che arrivi SUBITO. L'alternativa non può essere una pessima assistenza ed una pessima cura alle persone con soluzioni capestro.

E va da subito irrobustito un progetto di medio lungo termine in termini di formazione e numero di professionisti perchè NON ACCADA MAI PIU'. 

infografica operatori sanitariUna lettera accorata  da parte di OPI Toscana al Neo Assessore della Salute Regione Toscana Bezzini perchè si riattivi subito il tavolo di confronto Assessorato  - Ordini.

La lettera parte in seguito ad un corretta e giusta infografica di Regione Toscana / ARS / GRC che potete vedere qui e che apre, però, ad alcune importante riflessioni.

 

Ecco la lettera di OPI TOSCANA:


Gentile Assessore,
abbiamo visionato l’infografica confezionata da Regione Toscana, GRC, ARS rivolta a tutti gli operatori sanitari che alleghiamo alla presente.

Abbiamo ben compreso il senso del messaggio e siamo pronti a supportarlo. Tuttavia approffitiamo di questa campagna per sottolinearle alcuni aspetti. 

Gli operatori sanitari sanno benissimo quali comportamenti corretti tenere per impedire la diffusione della sars-cov.2. In questi mesi si sono sempre messi a disposizione non solo in prima linea nei luoghi di lavoro ma anche per promuovere comportamenti corretti, per educare, per informare.

Sarebbe interminabile l’elenco delle azioni promosse dagli Ordini delle professioni infermieristiche e dagli infermieri che si sono schierati a fianco delle istituzioni per combattere questa pandemia, spesso con grida di dolore e con rabbia vera e propria.

Preme ricordare che noi infermieri in particolare abbiamo pagato e stiamo pagando un prezzo altissimo, in termini di contagio e anche di decessi. Fin da febbraio ci siamo allontanati dai nostri cari per poter prestare servizio nel nostro sistema pubblico e non diffondere il virus, lasciando bambini piccoli ed affetti. Ci siamo adoperati e ci stiamo adoperando senza indugio per andare in prima linea dove c’era e c’è bisogno. Senza pensarci un attimo. Abbiamo e stiamo saltando ferie e riposi. Abbiamo e stiamo rimodulando orari di lavoro e competenze in continuazione. I nostri giovani appena laureati non hanno e non stanno esitando nemmeno un minuto per andare a soccorrere i colleghi e tutti i cittadini.

Siamo noi infermieri e non solo, con la nostra resilienza, la nostra professionalità, la nostra abnegazione ed il nostro senso civico oltre che deontologico che stiamo garantendo il primo e ultimo scudo anche in questa seconda terribile ondata. Lo stiamo facendo con stipendi ridicoli e spesso in carenza di DPI. Se nella prima fase mancavano mascherine e FFP2, oggi mancano guanti e camici. Ma noi ci siamo. Imperterriti.

In questo momento faticosissimo non abbiamo mai smesso di formarci e di garantire cure a tutti in condizioni inusuali e rischiose ma con la convinzione di chi è chiamato a compiere il suo lavoro.
Con una pressione psicologica infinita, immersi in una turbolenza preoccupante di rabbia sociale che porta al negazionismo e alla violenza riacuita verso di noi, con una stanchezza al limite della sopportazione siamo qua a fianco dei nostri cittadini.

Quell’infografica porta messaggi importanti e condivisi ma si scontra con un contesto organizzativo e psicologico molto, troppo, gravoso e incoerente rispetto alle buone pratiche sollecitate. Perchè vorremo sicuramente fare pause durante i turni nei reparti covid per prestare attenzione al distanziamento sociale ma non possiamo. Vorremo avere auto aziendali in quantità adeguate e non condividerle per limitare il rischio di contagio. Vorremo partecipare a feste e cerimonie ma siamo troppo impegnati e stanchi nel nostro lavoro quotidiano per farlo. 

Gentile Assessore, è questa l'occasione perchè convochi velocemente gli Ordini come richiesto e ridia piena attuazione al tavolo deliberato di confronto Ordini – Regione Toscana così potremmo confrontarci sulle migliori soluzioni per uscire insieme da questo momento eccezionale e fornire il nostro supporto come Enti sussidiari dello Stato.
Restiamo a disposizione pronti a lavorare al suo fianco. Con i giusti messaggi e le giuste iniziative. E per campagne giuste ma che diventeranno più forti se coerenti al contesto e sensibili alle difficoltà che stiamo vivendo.

 

 

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