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dialogoIl Consiglio nazionale del 24 giugno è stato un momento decisamente importante; un Consiglio dove i Presidenti hanno potuto beneficiare della rete politica creata dal Comitato Centrale e dalla Presidente Barbara Mangiacavalli  e discutere con modalità inclusive e libere di molti appuntamenti cruciali nei percorsi normativi in atto e da attuare e altre teamtiche personali. Da questo consiglio sono usciti quindi tre importanti documenti che vi giriamo.

Il documento a firma del Comitato Centrale e di tutti i Presidenti di Collegio su Vaccini e Vaccinazione.

Di particolare rilievo l'enfasi che viene posta sui percorsi educativi, informativi e culturali, vera ed etica arma di approccio al calo vaccinale. "

"La Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi riconosce la necessità delle campagne vaccinali ed è pronta a contribuire in modo diretto attraverso i suoi professionisti all’informazione e all’educazione alla salute che deve essere la base di una nuova cultura della popolazione, in linea con la comunità scientifica nazionale internazionale che riconosce alle vaccinazioni un ruolo essenziale a livello di prevenzione e di lotta alle principali malattie diffusive." 

Il documento a firma del Comitato Centrale e di tutti i Presidenti di Collegio sulla violenza ai danni degli operatori

Un posizionamento dovutom un fenomeno che deve essere ben analizzato per intervenire adeguatamente. Infatti: "La violenza sul posto di lavoro è un problema che investe i paesi di tutto il mondo. La reale dimensione del problema non è nota, ma si crede che i dati raccolti siano soltanto la punta di un iceberg. Il rischio di subire aggressioni per gli operatori sanitari è più elevato rispetto ad altri lavoratori che operano in contatto diretto con l’utenza."

DDL Lorenzin. Subito gli Ordini!

È un messaggio chiaro e forte. Gli emendamenti hanno delle lacune, alcune abbastanza macroscopiche,  ma è ora di portare a casa l'ordine una volta per tutte dopo quasi 12 anni se vogliamo essere generosi usando come riferimento la Legge 43 del 2006. Una trasformazione che è dovuta! Ancora oggi tanti profili istituzionali con cui ci rapportiamo associano (chi in buona fede chi in mala fede) l'essere Collegi ad una professione non autonoma, non laureata, poco normata. Si sottovaluta il limite di contrattazione politica nell'essere ancora Collegio anziché Ordine...credeteci.

 

 

 

Logo salviamo SSN sito 200Il Collegio di Grosseto, supporting organization del progetto "salviamo il nostro SSN" segnala il secondo rapporto di GIMBE sulla sostenibilità del SSN. Il rapporto completo è visionabile al link: http://www.rapportogimbe.it/. non esiste alcun disegno occulto di smantellamento e privatizzazione del Servizio Sanitario Nazionale, dice GIMBE,  ma continua a mancare un piano preciso di salvataggio, condizionato dalla limitata capacità della politica di guardare a medio-lungo termine. Nella consapevolezza che la sanità rappresenta sia un considerevole capitolo di spesa pubblica da ottimizzare, sia una leva di sviluppo economico da sostenere, il Rapporto valuta invece con una prospettiva decennale il tema della sostenibilità del SSN, ripartendo dal suo obiettivo primario: promuovere, mantenere e recuperare la salute delle persone. il problema della sostenibilità, si legge nel rapporto,  non è di natura squisitamente finanziaria, perché un’aumentata disponibilità di risorse non permette comunque di risolvere cinque criticità ampiamente documentate nei paesi industrializzati: l’estrema variabilità nell’utilizzo di servizi e prestazioni sanitarie; gli effetti avversi dell’eccesso di medicalizzazione; le diseguaglianze conseguenti al sotto-utilizzo di servizi e prestazioni sanitarie dall’elevato value; l’incapacità di attuare efficaci strategie di prevenzione; gli sprechi, che si annidano a tutti i livelli. Purtroppo, i limiti e le contraddizioni dei governi che si sono alternati in Italia negli ultimi decenni hanno offuscato le nostre aspirazioni e prospettive future e, soprattutto, quelle dei nostri figli perché:
 - non si sono ispirati al principio health in all, che imporrebbe di orientare tutte le decisioni politiche non solo sanitarie, ma anche industriali, ambientali, sociali, economiche e fiscali) mettendo sempre al centro la salute dei cittadini;

-  hanno permesso alla politica partitica (politics) di avvilupparsi in maniera indissolubile alle politiche sanitarie (policies), determinando scelte condizionate da interessi di varia natura, dai più nobili a quelli penalmente perseguibili;

-hanno accettato continui compromessi con l’industria, sia perché un’elevata domanda di servizi e prestazioni sanitarie genera occupazione, sia perché l’introduzione di specifiche misure di prevenzione rischia di ridurre posti di lavoro.

codice deontologicoCome da Circolare 6/2017 e 29/2017 della federazione Nazionale Collegi IPASVI siamo ad ottemperare a quanto richiesto e alleghiamo il contributo degli infermieri grossetani alla bozza del nuovo codice deontologico. La scelta di renderlo pubblico nasce prioritariamente come gesto di correttezza e trasparenza nei confronti degli iscritti che hanno partecipato alle riunioni e che possono così verificare l'inserimento delle osservazioni portate. 

La discussione si è svolta esclusivamente come gruppo tra pari attraverso un brainstorming libero dove i colleghi hanno espresso le competenze, esperienze e conoscenze peculiari da loro possedute. Il Collegio di Grosseto crede infatti fortemente che il codice deontologico debba essere elemento identitario spontaneo e automaticamente comprensibile e, dove questo non è accaduto, al netto della mancanza molto sentita da tutti di un commentario/glossario e di una premessa che rendesse la bozza leggibile nella sua vision generale, ne è stata presa nota senza voler porre elementi di giudizio. È emerso come le parole chiave di semplicità e chiarezza siano in parte assenti nella bozza proposta così come è stata rilevata una scarsa incisività pragmatica e operativa e contenuti di eccessiva equivocabilità, elementi avvertiti come particolarmente cruciali secondo l'assunto che a leggere e a pretendere il rispetto del Codice saranno anche cittadini e magistratura.

ALLEGATO: OSSERVAZIONI IPASVI GR BOZZA CODICE DEONTOLOGICO

 

 

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