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codice deontologicoCome da Circolare 6/2017 e 29/2017 della federazione Nazionale Collegi IPASVI siamo ad ottemperare a quanto richiesto e alleghiamo il contributo degli infermieri grossetani alla bozza del nuovo codice deontologico. La scelta di renderlo pubblico nasce prioritariamente come gesto di correttezza e trasparenza nei confronti degli iscritti che hanno partecipato alle riunioni e che possono così verificare l'inserimento delle osservazioni portate. 

La discussione si è svolta esclusivamente come gruppo tra pari attraverso un brainstorming libero dove i colleghi hanno espresso le competenze, esperienze e conoscenze peculiari da loro possedute. Il Collegio di Grosseto crede infatti fortemente che il codice deontologico debba essere elemento identitario spontaneo e automaticamente comprensibile e, dove questo non è accaduto, al netto della mancanza molto sentita da tutti di un commentario/glossario e di una premessa che rendesse la bozza leggibile nella sua vision generale, ne è stata presa nota senza voler porre elementi di giudizio. È emerso come le parole chiave di semplicità e chiarezza siano in parte assenti nella bozza proposta così come è stata rilevata una scarsa incisività pragmatica e operativa e contenuti di eccessiva equivocabilità, elementi avvertiti come particolarmente cruciali secondo l'assunto che a leggere e a pretendere il rispetto del Codice saranno anche cittadini e magistratura.

ALLEGATO: OSSERVAZIONI IPASVI GR BOZZA CODICE DEONTOLOGICO

 

 

Dal primo piano della Federazionepensione Nazionale Collegi IPASVI

Una buona notizia - anche se resta il neo del mancato riconoscimento di “lavoro usurante” ma solo di quello "gravoso" - quella della possibilità dal 17 giugno al 15 luglio per gli infermieri in determinate condizioni di presentare la domanda per la cosiddetta “Ape sociale” per essere ‘accompagnati alla pensione’ prima di raggiungere l’età e i requisiti di legge. Una indennità che vale come la rata mensile di pensione al momento dell’accesso alla prestazione (se è meno di 1.500 euro) o uguale a 1.500 euro se la pensione è pari o maggiore di questo importo. [leggi tutto su ipasvi.it alla pagina http://www.ipasvi.it/attualita/ape-sociale-mangiacavalli-ipasvi-ldquo-una-buona-notizia-ora-si-riclassifichi-la-professione-come-usurante-rdquo--id2127.htm]

 

infermiereQuesta è una storia vera. Corso di formazione. Numerosi interventi di docenza. Mi sono segnato senza modificare niente alcuni concetti espressi. Eccoli:

Bisogna imparare a prendersi cura, non solo a curare.

Il tempo di ascolto è tempo di cura a tutti gli effetti.

Bisogna imparare a pianificare il ritorno a casa e andare oltre il trattamento dell'acuzia.

Importante la valutazione del contesto familiare e di comunità.

Un conto è la malattia, un conto è la salute. Puntare alla qualità di vita e alle aspettative delle persone.

Curare non vuol dire sempre guarire.

Per alcuni pazienti sarebbe meglio partire dai bisogni prima che dalla malattia.

Beh direi che il mandato della professione infermieristica, la sua radice storico culturale, il suo approccio laterale e trasversale al solo trattamento diagnostico e terapeutico (nel senso farmacologico), la famosa e a tratti vituperata visione olistica, è ben rappresentato. La solita lezione di infermieri agli infermieri, perdonatemi la brutalità. Però dimenticavo il particolare più importante: I docenti che hanno detto tutto questo sono medici.

Ora questo aspetto suscita in me pensieri contrastanti e vorrei confrontarmi con voi tramite la pagina facebook se avete voglia. Questi concetti, questa visione, la presa in cura, il prendersi cura, l’approccio oltre la malattia definita per parametri biometrici, sono elementi cardine del nostro agire da sempre. Sono gli elementi che ci hanno sempre caratterizzato nella nostra visione assistenziale; il nostro mandato di advocacy; che si concretizzano nella nostra parte autonoma ed intellettuale attraverso gran parte delle pianificazioni caratterizzando gran parte delle nostre tassonomie scientifiche:

Leggi tutto: L'identità degli infermieri e dell'infermieristica

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