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tribunaleCon la legge 24 del 2017, la così detta Legge Gelli, si dispone che nei giudizi civili e penali le consulenze tecniche siano affidate oltre che al medico legale anche ad altri specialisti che abbiano inerenza al procedimento specifico, ovvero anche agli infermieri. In realtà già esisteva questa possibilità ma adesso si fa più chiara e direttiva. La possibilità quindi dei Tribunali di ricorrere ad un "Collegio peritale" composto da medico legale e uno specialista che "abbia specifica e pratica conoscenza di quanto in oggetto del procedimento", come dice la Federazione, è certamente molto positiva ma la portata normativa ha dei limiti applicativi che non si possono sottovalutare.

Se sei un infermiere esperto in un dato settore puoi quindi richiedere l'iscrizione agli albi in sede civile e in sede penale presenti presso tutti i Tribunali Italiani poichè i Giudici saranno costretti a procedere alla nomina utilizzando appunto i professionisti iscritti in questi albi.

L’attuale normativa prevede che le domande di iscrizione all'albo dei consulenti tecnici d’ufficio, ex art. 13 disp. att. c.p.c., e all’albo dei periti presso il tribunale, ex art. 67 disp. att. c.p.p., siano inseriti con modalità telematiche e che i medesimi albi, in ogni ufficio giudiziario, siano tenuti con modalità esclusivamente informatiche.

Il link al portale è https://alboctuelenchi.giustizia.it/gestione-albi/home;

Per altre info: Portale Albo CTU, periti ed elenco nazionale

Una opportunità importante di far valere le nostre più svariate competenze specifiche, non tiriamoci indietro e passate parola!


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Protocollo d'intesa FNOPI-CSM-CNF

tesiIl Nucleo CNAI di Firenze ha indetto un concorso riservato ai laureati in Infermieristica (laurea triennale) dell’anno accademico 2015/2016 con lo scopo di valorizzare le tesi che normalmente non trovano spazio fuori dal contesto accademico, ma che tuttavia portano un valore aggiunto alla professione infermieristica.
Le sei tesi più meritevoli, in particolare gli elaborati che utilizzeranno la metodologia della ricerca, saranno premiate ed esposte dagli stessi autori in una giornata organizzata in data da definire (fine settembre, primi di ottobre).
Per maggiori informazioni: http://cnaifirenze.altervista.org/concorso-riservato-agli-studenti-infermieri-laureati-nell-a-a-2015-2016-nei-corsi-di-laurea-triennale-della-regione-toscana/

stampaCari colleghi, questo è un caso un po' border line su cui intervenire come potete leggere dal testo della mail. Abbiamo comunque ritenuto di produrre una nota se non altro per sensibilizzare la redazione in oggetto.

 

a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Gentile Direttore del "Redattore Sociale"
leggiamo con perplessità  un vostro articolo del 29/05  dal titolo "I profughi? Contadini, meccanici, attori, infermieri. Così la Toscana valorizza i migranti" (http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/536362/I-profughi-Contadini-meccanici-attori-infermieri-Cosi-la-Toscana-valorizza-i-migranti). Leggendo il testo non vi è riferimento  alla figura professionale dell'infermiere così come non vi è riferimento al profilo dell'infermiere nel progetto Toscano. la nostra impressione è che il progetto riportato intenda riferirsi all'intercettazione e alla valorizzazione di figure non qualificate e ad ogni modo un titolo così composto genera confusione tra i lettori che immaginano il percorso professionale dell'infermiere come un tirocinio di formazione professionale tipico dei mestieri e non certo delle professioni . Non ci sarebbe nulla di male a creare un database con i curriculum dei migranti e certamente un migrante può aver conseguito il titolo di infermiere ma in questo caso un cittadino  straniero che intenda svolgere la professione infermieristica, può esercitare in Italia previo riconoscimento del titolo acquisito dagli enti Ministeriali ed esame presso un apposita commisione istituita negli Ordini provinciali. Crediamo quindi che il titolo in realtà abbia voluto con la parola infermiere raccogliere un composto variegato di arti e mestieri al servizio della persona. Se così fosse si chiede quindi la rettifica del titolo fuorviante  per l'immagine professionale  a norma dell'articolo 42 della legge 416/1981. Accade infatti ormai troppo spesso che i giornali, per rendere più appetibile o semplificata una notizia, utilizzino in modo improprio la qualifica dell'infermiere per riferirsi a tutt'altre figure. L'infermiere è un professionista laureato con laurea triennale e magistrale biennale che può frequentare master e corsi di specializzazione fino ad arrivare alla direzione di strutture complesse. Siamo certi che questo confronto sia di utilità per entrambi al fine di definire con più completezza notizie che riguardino la professione che rappresento.
Un distinto saluto
Il Presidente Dr. Nicola Draoli

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