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federalismo k0ZG 258x258Quotidiano Sanita Web"Continua a parlare toscano, lombardo e veneto la sanità considerata dagli stakeholder migliore d’Italia. Con la new entry Liguria che ha scalato diverse posizioni dallo scorso anno e l’Emilia Romagna che invece scivola di un paio di posizioni, ma resta comunque in pole tra le eccellenze della sanità pubblica. La maglia nera va ancora una volta alla Calabria con Abruzzo, Puglia, Friuli Venezia Giulia e a chiudere il Molise. Tutte le altre nella terra di mezzo: con il Lazio che , dopo anni di criticità, risale in sesta posizione a sfiorare il podio e Trento che, dal secondo posto del 2016, fa uno scivolone fino al 15° gradino. È questa la fotografia delle performance dei sistemi sanitari regionali presentata oggi dal Crea Sanità, il think-tank dell’Università di Roma Tor Vergata per la ricerca economica sanitaria. La valutazione della performance 2017 è stata effettuata su un set di 15 indicatori, tre per dimensione, selezionati dal Panel di esperti in funzione della loro rilevanza e attendibilità." Leggi tutto su http://www.sanita24.ilsole24ore.com/art/dal-governo/2017-07-05/performance-sanitaria-l-eccellenza-e-toscana-non-solo-sud-profondo-rosso-ecco-ranking-crea-2017--112958.php?uuid=AEuXi3rB

dottor google"Il dubbio o la fiducia che hai nel prossimo sono strettamente connessi con i dubbi e la fiducia che hai in te stesso". L'incipit è un aforisma di Gibran. Perchè questo incipit? Partiamo dalla news: Una proposta di legge che permette ai cittadini di auto giustificare la propria assenza dal lavoro per motivi di salute. In pratica il Medico di medicina generale, oberato di lavoro, darà per buono che il cittadino che lamenti un disturbo gastro intestinale non abbia motivo di mentire.  Tutto questo avallato dalla Federazione Ordine dei Medici. Dice infatti Maurizio Scassola, Vicepresidente di Fnomceo "Non si tratta di avallare l'autodiagnosi al telefono, il rapporto tra medico e paziente rimane vivo e attivo. Ci sono disturbi, come il mal di testa o lievi gastroenteriti, la cui diagnosi non può che essere fatta sulla base di sintomi clinicamente non obiettivabili. Il medico, in questi casi, deve limitarsi, all'interno del rapporto di fiducia che lo lega al paziente, a prendere atto di quanto lamentato. Riteniamo che un'autodichiarazione potrebbe essere utile, prima ancora che a sollevare il medico, a responsabilizzare il paziente, come del resto già avviene, con ottimi risultati, in molti paesi anglosassoni. Non penso che favorisca l'assenteismo, confido nel fatto che siamo un Paese maturo"

Ora in tutto questo io personalmente non sono d'accordo su moltissimi passaggi ma desta veramente stupore constatare che:

1) I Medici oberati puntino su autoresponsabilizzare i cittadini ma non a supportare modelli di responsabilizzazione ulteriore negli altri professionisti ,infermieri in primis. Rimane quindi importante avere potere di firma per prescrivere un pannolone o materiale per medicare una ferita da decubito dove le nostre competenze sono elevatissime ma non è così importante avere potere di firma per certificare un malessere che si auto definisce un cittadino.

2) I modelli anglosassoni in questo caso sono ottimi ma non lo sono più per quanto riguarda infermiere prescrittore e case manager con competenze avanzate.

3) Si confida nel paese maturo quando fino a pochi giorni fa si sbandierava il pericolo (reale) del dottor Google e della perdita di fiducia nel sistema degli esperti.

Leggi tutto: L'Ordine dei Medici è d'accordo che il cittadino si auto certifichi una malattia?

progetto openLe nostre congratulazioni per il riconoscimento al progetto Lean Azienda USL Toscana Sud Est "la reingegnerizzazione dell'anatomia patologica per ridurre il timing del percorso chirurgico". È uno degli otto progetti regionali scelti dal bando "open" , bando in cui hanno concorso proposte progettuali per il miglioramento dei servizi offerti e dei processi interni di lavoro con impatto sui percorsi di cura all'interno del Sistema sanitario regionale. Nel gruppo sono presenti anche i colleghi infermieri grossetani Silvia Bellucci e Graziella Bizzarri. Gli infermieri esprimono competenze trasversali in molti ambiti organizzativi e questo è un altro piccolo/grande esempio di lavoro di equipe e di multiprofessionalità dove esercitiamo con visibilità e nella sinergia il nostro sapere. Ancora complimenti.

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