Cari amici e colleghi,
In questi anni, insieme a tanti posizionamenti e iniziative, abbiamo sempre tentato di coagulare e far riflettere su tematiche di buon senso valoriale utili allo sviluppo non solo professionale ma del sistema in cui i professionisti operano. Lasciatemelo fare un altra volta prima delle elezioni.
Leggo un articolo di Nurse 24 dove una collega racconta con sincerità e schiettezza la sua esperienza nell'esser passata da infermiera clilnica ad infermiera coordinatrice presso la Direzione e dei pregiudizi e difficoltà che sta incontrando nei rapporti con i colleghi dopo avre cambiato "pelle" lavorativa. Sui commenti della pagina facebook arriva una mitragliata di luoghi comuni ai danni della collega coordinatrice di una cattiveria e di un qualunquismo impressionante.
Viviamo di sterotipi secondo i quali un infermiere dirigente è un farabutto, un infermiere coordinatore un nemico, un infermiere ricercatore un imboscato...ma dirò di più...tendiamo a fare la guerra ideologica pure su un collega che non lavora più su turni o che magari si occupa di un servizio seppur in ambito sanitario diverso dall'assistenza diretta.
Diciamoci subito una cosa. Se tali pregiudizi esistono è sicuramente perchè negli anni noi infermieri abbiamo preso spesso il peggio delle altre professioni più storicamente blasonate e, dismessa la divisa da corsia, ci siamo scollati dalla componente identitaria della professione.