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task force covidGrosseto, mercoledì 23 settembre 2020
Comunicato stampa

“Serve personale infermieristico ben organizzato per numeri e competenze”

L’Opi Grosseto commenta alcuni episodi recenti, come l’allontanamento di un paziente Covid dall’ospedale Misericordia, ma anche le lamentele pubbliche di cittadini e le segnalazioni informali di colleghi preoccupati. “Siamo vicini all’Azienda nel suo progetto di riorganizzazione, ma chiediamo attenzione e celerità: noi siamo pronti al dialogo e alla collaborazione per non perdere il lavoro fatto”

“Siamo preoccupati dall’episodio, riportato sulla stampa locale, del paziente Covid che ha abbandonato l’ospedale Misericordia, ma abbiamo letto con apprensione anche di alcuni disagi dei cittadini oltre che recepito la preoccupazione dei professionisti per alcuni episodi”. Lo sottolinea Nicola Draoli, presidente uscente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Grosseto. “I ricoveri Covid sono aumentati nell’ultimo periodo e da luglio scorso sottolineiamo possibili criticità sul personale: non solo per quantità di infermieri e operatori presenti, ma anche per le loro competenze rispetto agli specifici setting assistenziali e soprattutto adeguatamente distribuito".
“Da questa estate – sottolinea Draoli –, subito dopo il picco di contagi e ricoveri, chiediamo di non abbassare la guardia e non impoverire il sistema di gestione dei casi Covid che avevamo con fatica e grande impegno messo a punto, perché ci aspettavamo una nuova ondata di contagi, che adesso si sta verificando. Abbiamo più volte sottolineato quanto fosse importante non disperdere il lavoro fatto e continuare ad essere preparati per affrontare l’autunno.
Sappiamo che la direzione aziendale dell’Azienda Usl Toscana sud est ha deliberato le nuove dirigenze e le nuove funzioni, per coprire alcuni ruoli al momento vacanti e che stanno lavorando in questo senso e di questo siamo estremamente soddisfatti. Abbiamo fiducia nell’azienda, come sempre, ma chiediamo, sia nell’interesse dei professionisti che degli utenti dei servizi, di porre particolare attenzione e celerità di intervento alla gestione delle risorse umane in termini di quantità di personale e di competenze e distribuzione.

Tra pochi giorni l’Ordine degli infermieri sarà chiamato a eleggere i nuovi organismi e il nuovo presidente, ma penso che sia comunque mio compito sollevare adesso questa questione e ribadire che, chiunque sarà alla sua guida, sarà sicuramente a disposizione della direzione aziendale per trovare insieme le soluzioni più giuste”.

Nella giornata mondiale della sicurezza del paziente il Presidente OPI Grosseto Nicola Draoli è intervenuto nella sessione regionale Toscana GRC/ARS. Questo Il Commento del Centro Rischio Clinico Regionale / ARS: "Sicurezza dei pazienti e sicurezza degli operatori sono la stessa cosa. Ruoli chiari degli operatori sanitari per superare i momenti critici. Uscire dalla burocratizzazione, puntando alla formazione mediante simulazione, con un accento ai fattori umani e all'ergonomia dell'organizzazione. Grazie a Nicola Draoli per gli accenti che ha posto e grazie a tutti gli infermieri per il loro contributo di tutti i giorni per costruire nuove reti integrate."

In allegato l'intervento integrale. 

 

uneba

Come Ordine degli Infermieri di Grosseto siamo assolutamente in linea con quanto denuncia UNEBA:

"Come testimoniano, tra gli altri, enti Uneba di tutta Italia, tantissime e tantissimi infatti sono le infermiere e gli infermieri che, da quando è iniziata la pandemia, si sono dimessi dalle strutture sociosanitarie, a volte anche senza preavviso, per rispondere alle campagne di assunzioni avviate dalle aziende sanitarie pubbliche. Aggravando una carenza di infermieri preeesistente. E il fenomeno non si fermerà, vista l’introduzione di una nuova figura nella sanità pubblica: l’infermiere di comunità.

Se l’infermiere di comunità è un passo significativo di maggior tutela per parte della popolazione, la carenza di infermieri in Italia fa sì che l’aumento degli infermieri di comunità potrebbe portare ad un calo degli infermieri in Rsa e strutture affini."

Potete leggere tutto qua: https://www.uneba.org/appello-uneba-se-togliete-infermieri-alle-rsa-togliete-assistenza-agli-anziani-fragili/

Il fenomeno è reale e drammatico e si può ipotizzare uno scenario simile agli anni 90 con i reclutamenti esteri. C'è però bisogno di RIPENSARE drasticamente le RSA. Sono un fulcro fondamentale della nostra società e hanno bisogno non solo di infermieri ma di un maggior rapporto infermieri/pazienti, una maggior investimento in leadership infermieristica con coordinamenti e direzioni, una maggiore formazione che investa su competenze specifiche e contratti economici decisamente migliori. Fino a quando non lavoreremo su questi aspetti le RSA resteranno sempre un bacino, con i dovuti distingui e senza generalizzare, poco attrattivo per la professione.

Per questo come Ordine lo abbiamo messo nel patto per la politica: https://www.opigrosseto.it/images/Patto_tra_la_Politica_Sanitaria_e_Infermieristica_Toscana_2020-2025.pdf

Anche il board di Senior Italia che ci ha visti partecipi si orienta su questo versante: https://www.opigrosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=710&catid=8

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