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15/02/2019 FONTE: FNOPI.IT -  (non siamo usi a condividere tout court le news della Federazione, privilegiando in questo spazio le news locali e regionali. Per questo importante, unico e primo nel suo genere evento abbiamo fatto una graditissima eccezione. NdR)

Arriveranno dall’assemblea nazionale di Roma del 23 febbraio - la prima dalla nascita dell’assistenza sanitaria pubblica - paletti e proposte che tutti i professionisti della salute costruiranno, anche con un confronto diretto con le istituzioni, per la gestione di personale e servizi.

 
Obiettivo: garantire universalità e uguaglianza al Servizio sanitario nazionale.
 
Anche basandosi su dati reali che le Federazioni hanno chiesto di elaborare ai principali istituti di ricerca e alle rappresentanze dei cittadini, i rappresentanti di tutti gli Ordini professionali provinciali di 30 professioni sanitarie si riuniranno per la prima volta nella storia per concordare una strategia di azione che sarà proposta con forza a Governo e Regioni.
 
I presidenti degli Ordini e delle Federazioni nazionali, che rappresentano circa 1,5 milioni di professionisti (più del 3% della popolazione italiana) che si occupano quotidianamente della salute dei cittadini, apriranno, con un manifesto condiviso e sottoscritto da tutti, una riflessione che guiderà il futuro dopo i primi 40 anni del Ssn e si concentrerà sui temi caldi della sanità, dalla spesa al regionalismo differenziato, dalla mobilità ai rischi per la salute che generano i “vuoti” di personale e servizi, per costruire, per la prima volta tutti insieme, un rapporto continuativo di confronto costruttivo e di proposte condivise.
 
E ne parleranno e ne dibatteranno durante l’assemblea con i rappresentanti di Governo e Regioni, invitati a intervenire per promuovere un dialogo e confronto costruttivo e propositivo.
 
Senza la massima condivisione e con la sola conflittualità che nasce da scelte e posizioni unilaterali, a farne le spese non è solo la professionalità, ma soprattutto la salute dei cittadini.
 
“Siamo i professionisti dell’assistenza – spiegano gli Ordini e le Federazioni -. Siamo i portatori di un bagaglio enorme di competenze, che possono e devono essere spese anche sul versante organizzativo e di una rinnovata governance che garantisca la sostenibilità del Ssn. Ma oggi tutto avviene senza interpellare chi, ogni giorno, produce la salute e vive la sanità. Questo non è giusto nei confronti dei professionisti e lo è ancor meno nei confronti dei cittadini. E non dovrà più essere così. Ora vogliamo fare rete, per mettere le nostre competenze a disposizione di tutti e per trovare, insieme, soluzioni alle diseguaglianze che affliggono il nostro Servizio sanitario Nazionale non solo tra una Regione e l’altra ma anche tra aree differenti all’interno delle stesse Regioni”.
 
“La sanità si evolve e lo deve fare per tutti i cittadini in modo assolutamente universalistico e uguale per tutti. E non lo farà mai più senza di noi”.
 
 
L’assemblea degli Ordini e delle Federazioni nazionali si svolgerà al Teatro Argentina di Roma (Largo di Torre Argentina, 52) a partire dalle ore 9,00 del 23 febbraio 2019 e sarà aperta anche alle associazioni e società scientifiche e alle rappresentanze sindacali delle varie professionalità e naturalmente alla stampa.

LogoRegioneToscanaLa Regione Toscana, con una delibera appena approvata dalla Giunta, aderisce al tavolo di confronto permanente con gli Ordini degli infermieri dando continuità a un rapporto che si era già instaurato un anno fa con la direzione generale in particolar modo con il Direttore Generale Monica Calamai, anticipando l'accordo nazionale con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e la federazione nazionale degli ordini delle.professioni infermieristiche. Per l'Ordine di Grosseto il tavolo é seguito dal Vice Presidente Luca Grechi e il segretario Rita Malacarne.

"Desidero innanzitutto ringraziare l'Assessore Stefania Saccardi per aver così prontamente recepito il protocollo di intesa”, afferma a nome degli ordini delle professioni infermieristiche della Toscana Giovanni Grasso

Cinque le tematiche sulle quali confrontarsi previste dall'accordo nazionale: lo sviluppo di nuovi modelli organizzativo-assistenziali e delle competenze esperte e specialistiche, lo standard del personale infermieristico anche in considerazione della riduzione degli organici per il blocco del turn over, lo sviluppo professionale e di carriera con la formazione e l'aggiornamento del personale infermieristico, la definizione del fabbisogno formativo degli infermieri e degli infermieri pediatrici e l'avvio di percorsi per lo sviluppo del corpo docente universitario afferente ai settori scientifico-disciplinari dei corsi di laurea delle professioni sanitarie.

“il confronto e la discussione su temi di interesse professionale sicuramente portano ad una maggiore comprensione della realtà, con l'obiettivo comune di migliorare il diritto alla salute del cittadino ed i servizi ad esso connessi - prosegue  Grasso. L'auspicio è di continuare in questa serie di incontri senza abbassare mai l'attenzione sui temi sanitari regionali, con particolare riferimento alle questioni legate alla professione infermieristica”.

“il contributo degli infermieri ai nuovi modelli sanitari è sempre stato fondamentale" aggiunge Nicola Draoli Presidente dell'ordine di Grosseto, "ma ormai é imprenscindibile. La popolazione ha sempre più bisogno di assistenza oltre che di cura, ha un profilo di cronicità, di fragilità anche sociale e di vecchiaia mai così alto nella storia. Servono modelli di prossimità, di semplicità dei percorsi e di sviluppo delle competenze dei professionisti. Gli infermieri continuano a portare innovazione in questo senso ma in un momento sempre più avaro di risorse ed in particolare di risorse umane che mancano all'appello (in Toscana sì parla di circa 3000 infermieri). Ottimo dunque il consolidamento del confronto proattivo, che da oggi è incardinato dentro una delibera,   su tutte queste tematiche nell'interesse dei cittadini" 

opi toscanaGli OPI Toscana formalizzano una coesione ancora più forte per portare avanti le istanze degli infermieri ed individuano Giovanni Grasso come coordinatore. 
(Gran parte degli interventi come OPI Toscana li trovate qui: https://www.opigrosseto.it/…/319-questione-infermieristica-…)

La Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche ha sottoscritto un protocollo di intesa con le Regioni per avviare un confronto sui temi della sanità. Per dare attuazione al protocollo gli Ordini si sono organizzati su base regionale per definire i propri rappresentanti e in Toscana il compito di coordinatore è stato affidato da tutti i presidenti a Giovanni Grasso, che è alla guida dell'Ordine di Arezzo. Grasso, che è anche il Presidente di Ordine provinciale più giovane a livello nazionale, sarà così il portavoce in Toscana della volontà di tutta la categoria nei tavoli istituzionali di confronto. “Sono davvero orgoglioso del compito che mi è stato affidato – commenta Giovanni Grasso – e voglio rappresentare al meglio le istanze di una professione in costante crescita di competenze, ruolo e riconoscibilità. Il fatto di essere stato indicato all'unanimità da tutti i miei colleghi presidenti mi fa particolarmente piacere, perché so di poter contare sul grande lavoro che ognuno di loro fa nel proprio territorio e che ci consentirà di portare al tavolo regionale il peso di 28000 infermieri”.

Aggiunge Nicola Draoli, Presidente OPI Grosseto e consigliere nazionale FNOPI: "Gli OPI della Toscana hanno trovato da tempo un'intesa spontanea e proficua che mira a contenuti ed obiettivi e contrasta personalismi e contrasti interni, che è tutto meno che scontato.
Non solo impegno dei singoli Ordini nelle Province competenti: i Presidenti, i Consiglieri, i Colleghi Esterni hanno ruoli diversificati nei contesti Regionali e Nazionali ed ogni rappresentante porta il suo contributo unico e specifico, così che le esperienze e le competenze di tutti sono a supporto di tutti nell'interesse di 28.000 infermieri. In questa logica di rete, di condivisione e di crescita un bel segnale individuare come coordinatore il più giovane Presidente D'Italia. Auguri a Giovanni Grasso ovviamente ma in realtà auguri a tutti noi, perché da soli non si va da nessuna parte. E non abbiamo intenzione di isolarci in logiche provinciali."

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