Questo sito web utilizza i cookie, anche di terze parti, per migliorare la navigazione. Utilizzando il sito si intende accettata la Cookie Policy.

Le congratulazioni dell'OPI di Grosseto e idealmente tramite questo riconoscimento a tutte le donne impegnate in sanità: valore aggiunto e distintivo da sempre nella cura.

chechi ondaSono tre le donne dell’ospedale Misericordia di Grosseto premiate per il loro impegno durante l’emergenza Covid dalla Fondazione Onda – Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, che ha assegnato loro il riconoscimento “Donne e Covid-19”. Medico, infermiera, ostetrica, tecnico di laboratorio, psicologa sono alcune tra le figure sanitarie a ricevere il merito.

 

 

 

Tra le 206 operatrici sanitarie di tutta Italia che si sono particolarmente distinte per l’assistenza e la cura ai pazienti durante l’emergenza pandemica, ci sono Cinzia Chechi, infermiera di Chirurgia Generale, Linda Luthi, ostetrica del Pronto Soccorso ostetrico, e AferditaTafa, medico del Pronto Soccorso generale.

 

“Un’opportunità per ringraziare tutte le donne che hanno avuto un ruolo chiave nella gestione di questa emergenza sanitaria distinguendosi per il loro essenziale contributo – dice Francesca Merzagora, presidente Fondazione Onda -. I lunghi mesi dell’emergenza sanitaria hanno visto il personale degli ospedali con i Bollini Rosa in prima linea nella gestione della pandemia, molte lavoratrici hanno dovuto isolarsi dagli affetti più cari: anche la loro salute mentale è stata messa a dura prova”.

Le assegnazioni sono state decise da un Comitato composto da medici e da esperti di settore sulla base delle segnalazioni ricevute dagli ospedali Bollini Rosa, molte delle quali pervenute in particolare da Lombardia e Veneto, le regioni più colpite della pandemia Covid-19. Storie di resistenza e tenacia si sono affiancate a storie di sensibilità e umanità.

 

È il caso dell’infermiera Cinzia Chechi che durante la pandemia ha preso servizio in Terapia Intensiva Covid: “In un momento in cui le attività ordinarie erano necessariamente sospese, ho sentito il bisogno di aggiungere il mio impegno nell’assistenza ai pazienti ricoverati in Terapia Intensiva Covid. E’ stata un nuova esperienza che mi ha davvero insegnato molto dal punto di vista professionale e umano”.

Quello della dottoressa Aferdita Tafa che non nasconde la soddisfazione: “E’ davvero emozionante ricevere questo premio. E’ stato assegnato a me ma il merito di quanto fatto per combattere il Covid è di tutti gli operatori della mia squadra del Pronto Soccorso, impegnati ogni giorno per molte ore dentro le tute e dietro le visiere ad assistere, come sempre, al meglio i pazienti in arrivo. Abbiamo semplicemente fatto il nostro dovere e ciò per cui abbiamo deciso di dedicare la nostra vita professionale, anche se in condizioni più faticose e a volte psicologicamente difficili”.

 

E quello dell’ostetrica Linda Luthi, impegnata nel percorso speciale Covid per le donne in gravidanza: “Questo traguardo non è solo mio, ma di tutte le mie colleghe ostetriche che insieme a me hanno gestito situazioni spesso molto delicate, come il parto della signora Covid-positiva che ci ha visto impegnate più del solito per le ulteriori attenzioni che necessariamente abbiamo avuto. Per fortuna, è andato tutto a buon fine. Ogni sanitario (medico, ostetrica, infermiere, oss) che ha lottato contro il Covid merita il premio di Onda perchè solo unendo le forze e le competenze siamo riusciti a contenere l’emergenza sanitaria”.

Insieme all’attestato di Onda, è stato consegnato alle professioniste grossetane anche una immagine fotografica delle opere che tre writers hanno realizzato appositamente per l’iniziativa. L’immagine ritrae un’operatrice sanitaria con le ali da angelo in riferimento agli “Angeli delle corsie”, espressione con cui l’opinione pubblica ha più volte definito il personale sanitario impegnato nella lotta al Covid.

Fonte: https://www.ilgiunco.net/2020/10/12/donne-in-prima-linea-nellemergenza-coronavirus-premiate-tre-professioniste-del-misericordia/

salute mentaleL’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che nel mondo quasi un miliardo di persone convive con un disturbo mentale e che ogni 40 secondi una persona si suicida. Numeri destinati a cambiare radicalmente a causa dell’impatto che la pandemia di COVID-19 sta avendo sulla popolazione di tutto il mondo.

Di seguito un approfondimento della Segretaria OPI Grosseto Lucia De Stefano che opera proprio in Salute Mentale. "Convivere con e accettare la salute mentale in noi e negli altri"

"Negli anni '80 F. Giancanelli, E. Giancanelli e Boriosi (1) affermarono: “Tutto il peso della storia della psichiatria lo ritroviamo ancora oggi nelle sue parole.” riferendosi allo psichiatra “ Esse  fissano un frammento di realtà umana e lo caricano di significato, il più spesso negativo (…) Per questo la gente si è abituata a diffidare: sente che le parole della psichiatria possono essere pericolose.” .

L'intenzione della legge 180 era di mutare la prospettiva e trovare nuove parole per la psichiatria cercando di spostare l'attenzione dalla malattia alla persona. Andare oltre lo stigma di normale/anormale assunto come valore ed invece riportare imprescindibilmente “il diritto alla salute del cittadino”.

L'OMS definisce nel 2006 la salute mentale come uno “stato di benessere nel quale il singolo è consapevole delle proprie capacità, sa affrontare le normali difficoltà della vita, lavorare in modo utile e produttivo ed è in grado di apportare un contributo alla propria comunità” (2) Per questo deve perdere la potenza negativa del suo storico e l'aspetto abbandonico concettuale ancora presente con l'idea del manicomio per un inserimento sociale pervasivo negli aspetti della vita comunitaria.

Nel piano d'azione dell'O.M.S. previsto per il periodo 2013 – 2020 (3) riportano come assunto primario del piano la definizione presente nella Costituzione dell'OMS “ La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplice assenza di malattia o infermità”. In questo piano d'azione ricordano infatti che la salute mentale è legata ad una multifattorialità anche anche sociale ed economica e che può essere legata ad aspetti situazionali.

Sono questi fattori suddetti, imprescindibili nella qualità della vita di ogni persona, che possono portare le persone a manifestare tratti psichiatrici al di là dell'acquisizione di ogni indicatore che determina una diagnosi presente nel DSM.

L'insorgenza esterna di imprevisti è una perdita del controllo che fa uscire dalla zona di comfort. Chiunque può trovarsi a sperimentare sensazioni e vissuti che si ricollegano ad aspetti psichiatrici.

Leggi tutto: Giornata Mondiale Salute Mentale 2020

Fin dagli esordi di questa terribile pandemia abbiamo attivato alcuni percorsi di supporto. Trovate quelli ancora attivi nel banner a destra. Oggi va a scomparire da questo elenco il servizio di donazione delle maschere FFP2 che, grazie al Ministero della salute - FNOPI - Protezione Civile, ha potuto offrire un spporto pratico a RSA, Società di liberi professionisti e anche un privato con particolari condizioni di fragilità della nostra Provincia.

Rimane attivo il supporto psicologico, il fondo di solidarietà, il supporto assicurativo. 

Speriamo di non dover mai rivivere quei terribili giorni. L'impegno dell'OPI di Grosseto resta alto per individuare forme di supporto che dovranno rendersi necessarie. #restiamouniti #restiamosolidali

Grazie a tutti voi. 

FFP2 finale

 

Servizi On Line

banner amministrazione trasparente

banner amministrazione trasparente

PAGAMENTO QUOTA

banner amministrazione trasparente

Comitato Asilo Nido Aziendale

PEC

 

Cerca nel Sito

Iscrizione Newsletter

banner responsabilita sanitaria v2

Accesso portale

paroladiinfermieresigla

Questione inf.ca in Toscana

Toscana

tesi

Uni Logo

trovaifecasl

Cerco Offro Lavoro

castorina home

Uni Logo

grosseto si vaccina perché

PAsocial

 PosizionamentiInterventi Progetti OPI GR

infermieri informa OPI

Campagne Mediatiche

hoscelto2024 1