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insiemeE' stata un'assembela strana e diversa. Un'assemblea a distanza, senza poter accogliere per la prima volta i neo laureati che in questa giornata incontravano l'Ordine più da vicino. Un'assemblea senza saluti e con poca interattività nonostante la piattaforma che abbiamo acquistato e che funziona molto bene. 

Per assurdo è stata però anche l'assemblea più densa nella relazione consuntiva. Mettere in fila questo 2020 da portare in Assemblea ci ha permesso di ricordare un 2020 che da solo vale, nella tragedia, nella resilienza, negli interventi, più di tanti anni messi insieme. Una relazione che ci ricorda quanto il pensiero "abbiamo fatto tanto" arrivi sempre insieme a "abbiamo così tanto da fare ancora". 

Approvati all'unanimità i bilanci che trovate nella sezione amministrazione trasparente, è questa l'occasione insieme ai ringraziamenti per chi ha partecipato anche per diffondere a beneficio di chi mancava la relazione dell'OPI 2020/2021. 

Il file PDF della relazione ha tantissimi hyperlink per chi volesse approffondire le varie tematiche. 

RELAZIONE OPI GROSSETO 2020 / 2021

 

 

 

Grosseto,Fiore piano vaccini venerdì 12 marzo 2021
Comunicato stampa

Pasqualini (Omceo), Draoli (Opi) e Petrucci (Fofi) assicurano: “Il ritiro di farmaci e dispositivi medici è un eccesso di precauzione, molto frequente nel settore, solo che non fa notizia. Non dobbiamo avere timore e rinunciare all’opportunità di vaccinarsi, perché è la nostra arma contro il Covid 19”

 Gli ordini professionali dei Medici, degli Infermieri e dei Farmacisti della Provincia di Grosseto non hanno dubbi sull'efficacia dei vaccini anti Covid in uso e invitano i cittadini ad avere fiducia nella scienza.


Paola Pasqualini, presidente Omceo Grosseto, Nicola Draoli, presidente Opi Grosseto, e Elisa Petrucci, presidente Fofi Grosseto prendono posizione sulla questione dei lotti ritirati del vaccino Astra Zeneca e mettono in guardia i cittadini: “Non fare il vaccino per il timore innescato da questa ultima notizia – dicono - rientra nella sfera delle paure umane irrazionali ma è assai pericoloso per la propria salute”.

“Il ritiro di lotti di farmaci o dispositivi medici – continuano - è un meccanismo di eccesso di precauzione molto frequente in ambito sanitario. Questo altro non è che un atto a tutela della salute dei cittadini e che dimostra la trasparenza, la serietà e l'affidabilità del nostro servizio sanitario nazionali. Chiunque lavori in sanità riceve decine di informative su lotti sospesi e ritirati proprio perché il meccanismo di farmacovigilanza e dispositivo vigilanza lavora con zelo e scrupolo.

Nessuno di questi ritiri finisce in prima pagina, mentre è comprensibile che questo abbia trovato una eco mediatica importante. Forse non tutti sanno, ad esempio, che le segnalazioni di qualsiasi evento si giudichi o si sospetti avverso può avvenire anche direttamente dal cittadino al link https://www.aifa.gov.it/moduli-segnalazione-reazioni-avverse e che tutti i database sono liberamente consultabili. Per noi che lavoriamo nella salute, insomma, sono prassi del tutto normale e consolidate di cui non aver nessun timore, ma anzi, da cui attingere con ancora maggiore fiducia in un sistema che è garante al punto da esaminare con attenzione ogni minino effetto segnalato”. A queste informazioni, gli ordini aggiungono anche un altro dato importante: l’Ema l’agenzia europea per i medicinali, ha segnalato che negli ultimi tempi non si è registrato un aumento dell’incidenza delle trombosi tra la popolazione. “Nell’Unione Europea sono stati rilevati 30 casi su quasi 5 milioni di individui vaccinati con AstraZeneca fino a oggi, un dato non difforme a quello di altri periodi e in assenza del vaccino. Anche qualora ci fosse un nesso causa – effetto, decisamente improbabile, stiamo parlando dello 0,0006%.

Il tasso di letalità invece per il Covid 19 è Il 3,5% dei positivi a livello nazionale”. “È chiaro – aggiungono Pasqualini, Draoli e Petrucci – che non devono essere solo i dati a guidarci. In un momento in cui ancora scarseggiano le dosi rinunciare alla più grande opportunità di proteggere noi stessi e gli altri per un evento che è prassi quotidiana nella sanità ed è ancora tutto da dimostrare è un atto che non possiamo permetterci come Paese, né eticamente né moralmente, oltre che estremamente pericoloso”. E per rendere più chiaro l’esempio i presidenti dei tre ordini si rifanno alla cronaca. “Qualche tempo fa si iniziò a dare notizia di cellulari che, a causa di un grave difetto di fabbrica, esplodevano improvvisamente, con danni anche mortali. In quel caso la correlazione era evidente eppure, siamo certi, nessuno ha smesso di utilizzare il cellulare, anche se della marca e del modello incriminati. Ecco perché la paura su questa notizia è comprensibile, ma del tutto immotivata. Andiamo avanti con fiducia e insieme per sconfiggere questa pandemia con l'unica arma che abbiamo a disposizione: la scienza”.

opi omceo fofi grossetoComunicato Stampa 09 marzo 2021 - GROSSETO – Coinvolgere tutte le professioni sanitarie per portare a compimento, nei prossimi mesi, il piano vaccinale: è questo l’obiettivo che hanno condiviso infermieri, medici e farmacisti grossetani nel corso di un incontro tra i tre neopresidenti delle categorie professionali. Un modo per confrontarsi, condividere strategie di contrasto al Covid e, soprattutto, fare un appello alle istituzioni: “Gli ordini professionali sono pronti a mettersi a disposizione, ognuno per le proprie competenze – dicono i presidenti Nicola Draoli (Opi Grosseto), Paola Pasqualini (Omceo Grosseto) ed Elisa Petrucci (Fofi Grosseto) – per contribuire a vaccinare nel più breve tempo possibile e non appena saranno disponibili le dosi di siero in arrivo, il 75% della popolazione”. Si tratta del primo di una serie di progetti condivisi che vedranno gli ordini della provincia di Grosseto collaborare a temi comuni.

“Lo scorso anno – sottolineano Draoli, Pasqualini e Petrucci – non abbiamo esitato a fare un lockdown, necessario per bloccare la diffusione del virus, e a fermare tutte le attività assistenziali non necessarie. Una vaccinazione straordinaria richiede metodi altrettanto straordinarie e non dobbiamo avere paura, quindi, a fare lo stesso, quando sarà il momento e avremo finalmente a disposizione il numero di dosi necessarie per compiere questa operazione, chiediamo che tutti gli attori politici e aziendali si concentrino in maniera prioritaria con la giusta attenzione”. E questa volta il rallentamento o il blocco di alcune attività assistenziali non essenziali avrebbe un altro scopo: “Non servirebbe, infatti, a rallentare la diffusione del SarsCov2 ma a eradicarlo e quindi è necessario chiamare a raccolta e impiegare tutti i professionisti disponibili attraverso contratti di libera professione adeguati, ricorrendo anche all’utilizzo di forze in pensione e allentando il vincolo di esclusività per i dipendenti pubblici che dovrebbero poter svolgere questo compito anche fuori dall’orario di lavoro, con adeguati riconoscimenti”.

Altro punto fondamentale per gli ordini grossetani degli infermieri, dei medici e dei farmacisti è quello di utilizzare tutti gli spazi pubblici possibili “Pensiamo, ad esempio – aggiungono Draoli, Pasqualini e Petrucci – al grande ruolo che potrebbero svolgere le farmacie, soprattutto quelle rurali, e i distretti periferici”.

In questa operazione sarà fondamentale, a detta degli ordini, anche il coinvolgimento di tutti gli attori pubblici e privati: “istituzioni, non solo quelle legate al servizio sanitario nazionale, e associazioni di volontariato perché siamo consapevoli che gli sforzi organizzativi ed economici del sistema sanitario non saranno sufficienti. Nel più breve tempo possibile dobbiamo lavorare per vaccinare tutti, realizzando un’operazione massiccia, mai vista prima. Noi ordini siamo a disposizione per fare la nostra parte e contribuire anche all’organizzazione di questo progetto che, nella nostra storia, non ha eguali ma la strada è solo una: concentrate tutti gli attori e tutti gli sforzi senza distrazioni non necessarie per portare avanti il percorso nel più breve tempo possibile”.

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