Finalmente la delibera che istituisce l'infermiere di famiglia e di comunità, ed è una delibera illuminata e coraggiosa, che supera il prestazionale e descrive una vera ed autonoma presa in carico della persona in tutti i suoi ambiti di salute, risaltando la professionalità infermieristica come compete e spetta. Gli Ordini della Regione Toscana lavorano da tempo per ottenerla, è uno dei punti chiave richiesto all'Assessorato che abbiamo portato avanti all'interno della "Questione Infermieristica in Toscana" e non a caso siamo stati inseriti nella cabina di Regia per il monitoraggio e la valutazione dell'avvio insieme al Dipartimento Infermieristico e a quello delle Cure Primarie. Grazie ad una corale sinergia instaurata con il tempo tra Giunta, Assessorato, Dirigenza e Dipartimenti ecco infine la nascita dell'infermiere di famiglia. Un risultato di cui siamo davvero orgogliosi e felici.
A stabilirlo è la delibera 597 del 4 giugno scorso a firma del Direttore Diritti Cittadinanza e coesione sociale Monica Calamai e del Dirigente Responsabile Lorenzo Roti.
Nella delibera la Giunta regionale ha indicato il quadro di riferimento, la definizione, le caratteristiche del modello, le responsabilità, le funzioni e le competenze e il relativo percorso formativo per la nuova figura che, come afferma la stessa delibera, rappresenta lo sviluppo di specifici percorsi assistenziali che affrontino l'area della cronicità.