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penneCari colleghi,
In passato, più spesso di oggi, scrivevo editoriali sulle decisioni strategiche di politica professionale di questo Ordine. Lo scopo non è dare lezioni, non esiste un manuale, ma condividere.

La condivisione  permette infatti di capire, se non altro, come opera un Ordine ed è un opera più spesso silenziosa che visibile per molti motivi.  Per questo  ritengo utile approfondire quanto scrive la Federazione e che ritrovate allegato a questo editoriale.


La questione: un sindacato medico che non citerò attacca ancora una volta il  triage infermieristico. non lo citerò, come non lo ha citato la Federazione, perchè la visibilità è spesso l'unico obiettivo di chi fa esternazioni assolutamente prive di ogni fondamento.

Viviamo in un contesto sociale e storico tale che, purtroppo, quando dobbiamo come infermieri portare elementi di buon sistema dobbiamo farlo con mole di documentate evidenze, e a volte non bastano nemmeno quelle, mentre a professioni con più storia e rilevanza sociale basta una parola senza alcuna bibliografia.

Leggi tutto: Si dice il peccato ma non il peccatore. E a volte nemmeno il peccato. Ma il motivo c'è.

infermieregrosseto118Da FNOPI.IT. Una notizia che riporta giustizia e libertà per gli amminitratori di poter innovare e sviluppare sistemi sicuri, competenti ed appropriati senza inferenze strumentali e autoreferenziali. 

06/11/2019 -  La Corte costituzionale respinge la radiazione dall'ordine dei medici di Bologna dell'assessore perché "nel sanzionare il medico/assessore, (l’ordine, n.d.r..) ha sindacato le scelte politico-amministrative della Giunta in materia di organizzazione dei servizi sanitari, su cui non ha alcuna competenza"., come scritto anche all'articolo 52 del nuovo Codice deontologico FNOPI

La sentenza della Corte costituzionale che annulla la radiazione dall’ordine dei medici dell’assessore alla Salute dell’Emilia-Romagna Sergio Venturi, “colpevole” di aver “proposto e contribuito ad approvare una delibera della Giunta regionale sulla possibilità di impiegare infermieri nelle ambulanze anche in assenza dei medici. Delibera non gradita all’Ordine”, come spiega il comunicato della Consulta, ha per la Federazione nazionale degli ordini degli infermieri un duplice significato.

Il primo è il riconoscimento della libertà delle Regioni di programmare un servizio che non lede alcun diritto di altre professioni.

Ma soprattutto al di là di questo riconosce la bontà e la correttezza dell’articolo 52 del nuovo Codice deontologico degli infermieri in cui, in qualche modo anticipando di 6 mesi circa il concetto espresso dalla Corte costituzionale, si afferma che “l’Ordine Professionale non interviene nei confronti dell’Infermiere impegnato in incarichi politico istituzionali nell’esercizio delle relative funzioni”.

La Consulta infatti, come si legge nello stesso comunicato che anticipa le conclusioni della decisione, ha stabilito che "nel sanzionare il medico/assessore, di fatto (l’ordine, n.d.r..) ha sindacato le scelte politico-amministrative della Giunta in materia di organizzazione dei servizi sanitari, su cui non ha alcuna competenza".

Quindi una scelta deontologicamente corretta quella dell’assessore Venturi, ma altrettanto corretta la scelta FNOPI del Codice Deontologico degli infermieri in cui si ribadisce quindi, indirettamente, la necessità di affrontare con serenità e trasparenza la creazione di un nuovo modello di assistenza sanitaria.

Il Codice degli infermieri è in piena armonia con la giurisprudenza della Consulta.

 

Da inizio anno e fino a Dicembre 2019 sono usciti a cadenza regolare sul quotidiano "Il Tirreno"  gli inserti che trovate tutti a fondo pagina cliccando sul banner "campagne mediatiche".

Insieme a questi inserti ci sono state anche intere pagine di approfondimento. Chiudiamo questa importante campagna mediatica per il cittadino sulla valorizzazione della professione infermieristica con due pagine di educazione alla salute.

Oggi nella sezione salute del Tirreno trovate la seconda. Si realizza così anche uno dei nostri articoli del codice deontologico:

Art. 7 – Cultura della salute

L’Infermiere promuove la cultura della salute favorendo stili di vita sani e la tutela ambientale nell’ottica dei determinanti della salute, della riduzione delle disuguaglianze e progettando specifici interventi educativi e informativi a singoli, gruppi e collettività.

Ordini Infermieri 16.10 1

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