Nel documento redatto dal comitato di esperti di cui per conto della FNOPI ha fatto parte il Presidente OPI GR Nicola Draoli, messo in piedi dalla federazione della terza età i suggerimenti a operatori e decisori politici per la Gestione dell’emergenza COVID 19 nelle strutture residenziali per anziani.
Roma, 29 aprile 2020 – Le RSA e più in generale le strutture residenziali per anziani sono state in tutta Europa le realtà più colpite dal Coronavirus a causa della maggiore vulnerabilità delle persone anziane e non autosufficienti ospitate in tali strutture. Per questo Senior Italia FederAnziani ha espresso grande allarme e deciso di costituire un Advisory Board formato dai massimi esperti del settore sanitario alfine di offrire suggerimenti alle direzioni delle RSA sulla gestione dell’emergenza e di avanzare in merito precise proposte ai decisori politici.
Ricerca di soluzioni alternative, come gli alberghi, rispetto al trasferimento nelle RSA dei pazienti positivi al COVID-19 paucisintomatici o che hanno superato la fase acuta; esecuzione dei tamponi sia agli ospiti che agli operatori, inclusi quelli in attesa di rientrare in struttura al termine della quarantena; garanzia di adeguata fornitura di dispositivi di protezione individuale agli operatori; formazione del personale alla gestione delle emergenze; supporto psicologico a ospiti e famiglie con una particolare attenzione alla trasparenza nella comunicazione; chiarezza organizzativa e delle responsabilità: sono le indicazioni che emergono nel documento Gestione dell’emergenza COVID 19 nelle strutture residenziali per anziani elaborato dal prestigioso Advisory Board scientifico.
«E’ fondamentale adottare una speciale attenzione per la prevenzione e il controllo delle infezioni all’interno delle RSA, riconoscendo il ruolo di primo piano di tali strutture come spina dorsale del sistema di welfare e la particolare vulnerabilità dei loro residenti. – si legge nel documento - Deve essere garantita a ogni RSA una preventiva dotazione di DPI adeguati, sufficienti per residenti e personale per almeno due settimane e, sin dalle prime fasi, deve esserne garantito, in caso di epidemia, il regolare e costante approvvigionamento. Devono essere distribuiti fondi a copertura di tutti i maggiori costi per DPI sostenuti nel corso dell’emergenza.»
Per gli infermieri è importante Investire su formazione e qualificazione del personale anche attraverso il coinvolgimento dei rispettivi ordini. Formazione specifica del personale sanitario di supporto, degli infermieri e di tutti gli operatori per quanto di competenza. Deve essere garantita la qualificazione dei responsabili delle funzioni di coordinamento, prevedendo un ruolo di primo piano per l'infermiere con funzioni di coordinamento, e direzione con logiche di multidisciplinarietà. I responsabili delle funzioni di coordinamento e direzione devono assicurare l’acquisizione e l’aggiornamento delle competenze organizzative e gestionali utili a indirizzare l’organizzazione al rispetto delle corrette pratiche igienico sanitarie nell’emergenza e all’appropriatezza della gestione dei pazienti positivi e non. Predisporre norme che favoriscano la stabilizzazione del personale per garantirne la qualificazione e preparazione e un'adeguata dotazione organica.