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ambulatoriowoundcareDal Comunicato Stampa Azienda USL Toscana Sud Est

Il servizio, già attivo a Grosseto e coordinato dal dottor Paolo Tanasi (adesso in pensione), dopo la sospensione delle attività durante il Covid, ha ripreso a funzionare a pieno regime e con una nuova veste.

“Wound care”, letteralmente cura delle ferite, è la competenza clinica e gestionale specialistica che possiede il personale infermieristico impiegato nell’ambulatorio, operante in piena sinergia con i medici della Medicina Iperbarica.

Sono Edgardo Norgini e Aldo Conti, coadiuvanti da Massimiliano Brilli, i due infermieri specializzati in wound care con master universitario in lesioni cutanee. I due professionisti prendono in carico i pazienti con ferite difficili della pelle e li assistono nel percorso terapeutico più adatto alle loro esigenze di salute.

“La scelta di dedicare personale infermieristico con una preparazione specifica nell’ambito del trattamento delle ferite difficili è dettata dalla volontà di valorizzare maggiormente le particolari competenze di ogni professionista e quindi implementare il suo contributo fondamentale a vantaggio di una maggiore personalizzazione dell’approccio terapeutico, oltre che a garantire l’umanizzazione della cura – affermano Norgini e Conti – L’infermiere specialista in Wound care si occupa degli aspetti assistenziali, organizzativi e gestionali per realizzare un’assistenza orientata al paziente, assumendosi la diretta responsabilità del processo di cura”.

Vengono prevalentemente trattate lesioni cutanee di varia natura come ulcere da pressione (decubito), traumatiche, chirurgiche e vascolari. L’offerta terapeutica per la cura e la prevenzione delle ferite difficili o croniche si compone di diverse tecniche; tra queste viene eseguita l’applicazione di bendaggi elastocompressivi e la terapia a pressione negativa che tramite uno strumento aspirante crea un sottovuoto sulla cute, provocando così una trazione sui tessuti e vasi per favorire la rigenerazione cellulare. Ogni trattamento necessita comunque della prescrizione medica.

All’interno dei percorsi medici di somministrazione di gel piastrinico (nell’ambito di un progetto sperimentale) e degli innesti cutanei, i professionisti dell’ambulatorio intervengono a sostegno dei medici specialisti, individuando il paziente candidato e proponendo l’eventuale trattamento.

In Italia si stima che circa 2 milioni di persone siano affette da lesioni cutanee più o meno gravi e a soffrirne non sono solo soggetti fragili come gli anziani e i disabili, allettati o costretti sulla sedia a rotelle, ma anche pazienti senza particolari condizioni di disagio o patologie pregresse.

All’ambulatorio grossetano vengono assistiti circa 40 pazienti alla settimana, a cui si aggiungono circa 20 consulenze fornite ai reparti ospedalieri e altrettante per pazienti in carico presso le strutture Asl territoriali. In quest’ultimo caso, i colleghi sul territorio inviano per email i dati clinici del paziente, corredati da foto della lesione, agli infermieri dell’ambulatorio che in tal modo hanno a disposizione tutti gli elementi per elaborare il parere professionale, indicando il percorso di cura più adatto. La collaborazione interprofessionale prosegue con l’individuazione coordinata del piano terapeutico e la pianificazione dei controlli e delle medicazioni periodiche.

Si accede al servizio a seguito di valutazione da parte del proprio medico di medicina generale che, se ritenuto opportuno, prescrive un visita specialistica, prenotabile chiamando direttamente il numero 0564 485446.

L’ambulatorio del Misericordia fa parte della Rete aziendale lesioni cutanee di cui è responsabile la dottoressa Sara Sandroni. Una volta effettuata la presa in carico dell’assistito, questo tipo di struttura, permette la continuità assistenziale anche in caso di trasferimento da un setting assistenziale a un altro (ospedale-territorio o viceversa). Ogni ambulatorio specialistico infermieristico è il riferimento assistenziale per la Rete nell’area di competenza, facilitando lo sviluppo di un modello che si adatta alle caratteristiche dell’individuo e ottimizzando le risorse disponibili nell’ottica della collaborazione interprofessionale e multidisciplinare.

Oltre che a Grosseto, l’ambulatorio per le ferite difficili è presente a Castel del Piano, come servizio territoriale e in altre zone della Asl Toscana sud est (Aretina, Valdarno, Casentino, Valdichiana Senese).

webinarIn diversi ci avete segnalato le vostre difficoltà sul corso in oggetto. Sono comprensibili e giuste. Abbiamo quindi scritto urgentemente con fare assolutamente propositivo perchè la formazione deve essere un dovere ma anche un diritto. Specie in un ambito così delicato e importante. 

 

 

Gentilissimi
La presente per segnalarVi le criticità riportate dai colleghi per quanto in oggetto e per proporVi una soluzione.
In premessa preme sottolineare l'apprezzamento di questo Ordine per l'avvio del percorso formativo "l'Infermiere nella famiglia e nella comunità."
Per altro è alto l'interesse degli infermieri a partecipare ed il motivo di questa mail è proprio legata alle condizioni del corso che ne impediscono la piena fruizione dagli interessati.
Tale corso infatti si svolge in pieno periodo estivo, con 8 moduli di 4 ore più prova finale.
L'impegno gravoso, frammentato, e spalmato in pieno periodo di ferie estive con l'impegno assistenziale aumentato in virtù di questo, rende di fatto impossibile per la maggior parte dei colleghi la presenza continuativa anche ai fini dell'accreditamento ECM. Ci risulta che molti colleghi saranno disponibili a seguire il tutto anche durante le proprie ferie. Questo, da una parte, rende onore agli infermieri e anche all'Azienda ma è evidente che non si può far leva sui soli valori etici e deontologici chiedendo ai colleghi non solo di seguire la formazione aziendale rinunciando alle proprie ferie ma con l'esito di non avere in ritorno attestato di partecipazione e crediti ECM.
Ben conosciamo la normativa in materia e sappiamo che non vi è soluzione sull'evento così come progettato ma siamo fortemente a chiedervi di programmare lo stesso evento anche in modalità FAD per permettere a tutti di seguire con profitto, con adeguata certificazione e con riconoscimento formativo, l'evento. L'OPI di Grosseto è anche disponibile a riconoscere autoformazione su lettura di un documento di sintesi non oggetto di accreditamento del provider che ripercorra quanto affrontato in aula. A prescindere dalle proposte qui suggerite siamo sicuri che troverete soluzione alternativa per onorare l'impegno e l'interesse che i colleghi stanno dimostrando verso il progetto.

AGGIORNAMENTO 22/07/2020. Vengono fornite a questo Ordine le seguenti rassicurazioni: Verranno presi accordi con FORMAS per costruire analogo evento in FAD così da poterlo seguire con profitto certificativo senza orari e giornate obbligate. Inoltre la nostra proposta di autoformazione verrà presa in esame come ulteriore alternativa  (ricordiamo che solo il 20% dell'obbligo formativo può essere svolto così - quindi 30 crediti su 150 oppure 20 su 100 etc etc). Ancora una volta ci congratuliamo con i colleghi per l'impegno e interesse che stanno dimostrando nel Progetto infermiere di famiglia e comunità.

Fino ad esaurimento scorte ti aspettiamo per regalarti una confezione speciale che la NIVEA offre a tutti gli infermieri di Grosseto. Se non lo hai puoi anche prendere la copia del Codice Deontologico e il nostro braccialetto. Purtroppo le attuali norme ci impediscono di organizzare eventi residenziali dove distribuire il tutto, ma puoi portare una delega anche scritta a mano con la firma di altri colleghi. Telefonaci o scrivici. Ti aspettiamo! #restiamouniti (PS vi consigliamo di mandare una mail per avere immediatamente un appuntamento)

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