“Sono trascorsi 22 anni dalla tragica notte del 9 ottobre 2001, quando un terribile incidente costò la vita all’equipaggio dell’elisoccorso Pegaso II e al paziente che stavano trasportando e come Ordine delle professioni infermieristiche di Grosseto vogliamo ricordare quel tragico momento, non solo in memoria delle vittime, ma anche per rammentare come, chi svolge professioni sanitarie spesso mette a rischio la propria incolumità per il benessere degli altri”. Nicola Draoli, presidente di Opi Grosseto, ricorda così la collega Gemma Castorina, Niccolò Campo, medico del 118, il pilota Giovanni Minetti, il copilota Paolo Brancaleon e il paziente Paolo Massellucci.
“L’Ordine degli infermieri di Grosseto – continua Draoli – non vuole far calare l’oblio su quello che accadde quella notte, per sottolineare anche quanto il nostro servizio sanitario nazionale e gli operatori che vi operano agiscono con abnegazione e passione in contesti molto difficili, che mettono a repentaglio la loro stessa vita, come purtroppo abbiamo imparato in questi anni, anche attraverso le cronache nazionali. È particolarmente importante, quindi, salvaguardare la memoria, non solo per riguardo verso le vittime e i familiari, ma anche per rispetto nei confronti delle professioni sanitarie, perché salvaguardare medici e infermieri significa salvaguardare anche il diritto alla salute delle persone”.
Trend negativo anche in Maremma, in linea con la tendenza nazionale. Draoli, Opi Grosseto: “Calo preoccupante; dobbiamo invertire la tendenza attraverso maggiori riconoscimenti sia economici sia di carriera clinica"
“Anche la nostra provincia, basandosi sulle graduatorie pubblicate dall’Università degli studi di Siena, segue purtroppo il trend negativo nazionale di domande sui posti a bando di infermieristica”. E’ questo il commento di Nicola Draoli, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Grosseto, ai numeri sull’andamento negli ultimi anni delle domande per il corso di laurea in infermieristica. Un trend in calo, che segue purtroppo l’andamento nazionale.
“Basti pensare – continua Draoli – che nell’anno accademico 2020/21 le domande sono state 393, per poi calare l’anno successivo a 365 e addirittura a 346 nel 2022/23, fino ad arrivare a quelle attuali che sono purtroppo 243. Nonostante questo, i posti messi a bando sono tutti coperti, chiaramente, ma quello che è più preoccupante è il trend negativo sempre più in crescita negli ultimi anni, così come si sta verificando nella maggior parte d’Italia. Se le cose non cambieranno rischiamo, da una parte, di non coprire nemmeno i posti messi a bando, e dall’altra di non poter fare nessun tipo di selezione. Selezione che, invece, rappresenta un indice qualitativo importante di cui l’Ordine deve tenere conto”.
Da elogiare gli sforzi che l'università, il Polo didattico grossetano, insieme agli enti locali, sta facendo per cercare di incentivare i corsi di infermieristica; come ad esempio l’istituzione di 15 borse di studio, del valore di 1000 euro l’una, che il Comune di Grosseto insieme alla Fondazione Polo universitario grossetano ha messo a disposizione per i neodiplomati intenzionati a seguire i corsi dell’Università di Siena che si tengono nelle sede grossetana. Nonostante questo, però, la situazione rimane al momento preoccupante. “Soprattutto perché ci aspetta una lunga stagione assistenziale – commenta Draoli - ed tutto il Paese non avrà professionisti in grado di garantire i diritti anche civili di ognuno di noi”.
“La professione infermieristica, come abbiamo avuto modo di ribadire più volte, è una professione bellissima e di grande visibilità ma per essere scelta da più giovani ha bisogno di una prospettiva economica e di carriera certa, attraverso politiche nazionali e regionali su percorsi di sviluppo delle competenze e con un ritorno economico graduato sulla base di specializzazioni riconosciute. Cercare di invertire la tendenza negativa – conclude Draoli - non ha a che fare con gli infermieri, ma con la tenuta di un Servizio sanitario nazionale che possa garantire la salute di una nazione che sta precipitando velocemente verso un inverno demografico ineluttabile”.
Divulghiamo con piacere agli iscritti l'evento Regionale FADOI ANIMO 2023 che si terrà in data 3/4 NOVEMBRE 2023 presso Palazzo Pancaldi a Livorno. La sessione di animo è programmata per la giornata del 4 novembre dalle ore 8.30 alle ore 14.00
ANIMO è una bella realtà associazionistica nazionale di infermieri di medicina interna e le loro attività congressuali, quasi sempre in sinergia con FADOI (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti.) rappresentano un bel momento di crescita e confronto multiprofessionale. La referente regionale Toscana è la nostra collega Grossetana Beatrice PIsani