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votauninfermiere2021PRESENTAZIONE CANDIDATURE

in vista della tornata elettorale del 3 e 4 ottobre 2021, la FNOPI, come di consueto, intende sostenere, al di là dell’appartenenza politica di ciascuno, le candidature, a tutti i livelli, di tutti gli infermieri, nella convinzione che sia importante che la professione sia rappresentata nelle istituzioni elettive.

Tutti gli iscritti interessati possono inviare un file (grandezza massima: 10 MB) contenente le indicazioni di voto e l’eventuale programma elettorale, al fine di porlo all’attenzione dei colleghi infermieri per le valutazioni del caso. I file saranno pubblicati anche sul nostro sito istituzionale in questa sezione. 

Si rammenta che la propaganda elettorale consiste nell’espressione di programmi e di intendimenti e non è volta a ledere o discriminare il prestigio della categoria professionale o di altri candidati concorrenti.
Il materiale inviato sarà pubblicato sotto la responsabilità del candidato mittente.
Il materiale elettorale potrà essere inviato entro il 26 settembre all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e
– se conforme – sarà reso pubblico entro 5 giorni lavorativi nella sezione dedicata in evidenza sulla
homepage del portale www.fnopi.it e quindi anche sul sito www.opigrosseto.it  (in ordine alfabetico)

DIBATTITO IN DIRETTA

Non solo. Al fine di rendere più trasparente e visibile l'impegno dei candidati infermieri l'Ordine di Grosseto ha organizzato per il giorno 21 settembre dalle ore 19.00 una diretta streaming con il giornalista Carlo Sestini sul canale web Maremma In DIretta. Chi era intenzionato a partecipare alla diretta ha mandato mail entro e non oltre il 14 settembre a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. indicando disponibilità a partecipare al dibattito. Potete rivedere la trasmissione A QUESTO INDIRIZZO

Buon voto e buon impegno a tutti 

Comune di Grosseto

Maria Laura Bracci

Comune di Grosseto

Sabrina Cherubini

Comune di Grosseto

Paola Doneddu

Comune di Grosseto

 Sabrina Valencio Duarte

Comune di Grosseto

Sabrina Geri

Comune di Grosseto

 Giuseppe Laganà 

Comune di Grosseto

Luana Lenzi

Comune di Grosseto

Oriana Mancini

Comune di Grosseto

Chiara Menichetti 

Comune di Grosseto

Elisabetta Nannini

Comune di Grosseto

Sara Pisano

Comune di Grosseto

Luciana Taranto

 

 

amminisytrative 2021In vista delle prossime elezioni amministrative per i Comuni della Provincia di Grosseto, l'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Grosseto ha elaborato uno snello documento di "impegno tra le parti". Pochi ma mirati punti di discussione da proporre e discutere con i candidati Sindaci della nostra Provincia. 

In questo senso organizzeremo nel mese di settembre una serie di incontri su cui vi daremo riscontro e adeguata comunicazione. 

Di seguito il testo integrale del documento SCARICABILE CLICCANDO QUI

 

DOCUMENTO DI IMPEGNO NELLA POLITICA COMUNALE SOCIO SANITARIA 2021 – 2025 Provincia di Grosseto

Oltre 1700 infermieri della Provincia di Grosseto, rappresentati dall’Ordine delle Professioni infermieristiche, costituiscono la colonna portante del Sistema Sanitario Pubblico e Privato. Lavorano ogni giorno in condizioni difficili, con contratti ancora inadeguati rispetto al percorso di studi e sottoutilizzati rispetto alle potenzialità e alle competenze esprimibili, e in particolar modo da oltre un anno e mezzo dentro una situazione eccezionale di cambiamenti organizzativi convulsi per far fronte alla Pandemia ancora in corso. Gli infermieri della Provincia di Grosseto non si sono mai risparmiati per etica e deontologia e perché hanno a cuore la salute dei cittadini facendo da sempre la differenza negli esiti di salute della nostra popolazione. Noi infermieri siamo quei professionisti che agendo sia a livello individuale, che familiare che comunitario, sia perché membri e coordinatori di team multi professionali, portiamo l’assistenza centrata sulla persona più vicino alle comunità dove siamo maggiormente necessari, aiutando così a migliorare i risultati di salute e il rapporto costo beneficio dei servizi. Contribuiamo alla prevenzione e al controllo delle malattie con la sorveglianza, la prevenzione e la promozione della salute e stili di vita sani. Nelle nostre comunità aiutiamo a promuovere e mantenere il benessere con interventi che vanno ben oltre una mera prestazione sanitaria, soprattutto in un territorio come il nostro che è sempre più anziano, sempre più isolato, sempre più solo e che risente di difficoltà economiche strutturali ed educative. Il nostro rilevante contributo chiede però un ulteriore riconoscimento decisionale come stakeholder chiave.

Per questo ai candidati sindaci della nostra Provincia, in vista dell’imminente voto per le  amministrative Comunali, chiediamo pochi ma importanti punti da portare avanti:

  • La creazione di una consulta tecnica scientifica socio sanitaria in seno al Consiglio Comunale, costituita da rappresentanti istituzionali apartitici con chiare competenze, di cui l’Ordine delle professioni infermieristiche sarà parte integrante, oltre che rappresentanze dei cittadini. La consulta potrà quindi portare avanti i contributi utili al Comune in tema di: percorsi soci sanitari, fabbisogni professionale e standard quali quantitativi nei vari setting di cura, progettazione d’interventi integrati innovativi e vicini ai bisogni delle nostre comunità, attuazione del PNRR per quanto riguarda in particolare la missione sei e missione cinque con una chiara attenzione all’assistenza territoriale.
  • Contributo e impegno per lo sviluppo e riprogettazione del corso di laurea in infermieristica del polo didattico Grossetano in termini qualitativi (rete di tutoraggio clinico, centri di simulazione, centri di ricerca) e in termini di creazione di creazione e ampliamento dei percorsi di formazione posta base (master e corsi di alto perfezionamento sempre più necessari per la creazione d’infermieri specialisti in determinate branche cliniche assistenziali);
  • Cabina di regia per affrontare il delicato tema della sostenibilità delle RSA e della carenza infermieristica che le caratterizza, individuando soluzioni a breve, medio e lungo termine tra cui percorsi di riqualificazione in termini formativi e professionali del personale operante in dette strutture;
  • Valorizzazione della componente sanitaria professionale della Provincia di Grosseto all’interno dell’Azienda Sud Est in termini di esperienze (vedi modello 118, infermiere di famiglia e comunità, reti infermieristiche di specializzazione, ambulatori infermieristici etc etc), ruoli di leadership, perequazioni economiche e professionali, attrattività dei professionisti nella nostra terra.
  • Discutere ed individuare soluzioni per la sostenibilità socio sanitaria delle aree interne, montane ed isolate, individuando soluzioni di attrazione del personale che vadano oltre gli strumenti in seno all’Azienda coinvolgendo appunto le istituzioni Comunali.

L’Ordine di Grosseto è pronto a fare la propria parte in piena sinergia con i futuri amministratori dei Comuni della nostra Provincia, con serietà, competenza e piena disponibilità come sempre. Auguriamo a tutti i nostri candidati di poter portare avanti il loro impegno nella tutela della salute e nello sviluppo socio sanitario della nostra Provincia e della nostra comunità.

Il Presidente Ordine Infermieri di Grosseto Nicola Draoli, Il Consiglio Direttivo

La Presidente Commissione Albo Letizia Rossi ed i membri della Commissione

Il Collegio dei revisori dei Conti

INCONTRI EFFETTUATI

4 settembre  - Matteo Di Fiore, Potere al popolo

6 settembre - Leonardo Culicchi, PD 

7 settembre - Marcello Campomori, Grosseto al centro

8 settembre - Valeio Pizzuti - Italia Viva

14 Settembre - Antonfrancesco Vivarelli Colonna - Lista Vivarelli Colonna

infermieri covidIl seguente articolo è oggetto in versione ridotta di un comunicato stampa odierno (25 agosto 2021)

"La questione della carenza infermieristica, non solo a livello locale bensì nazionale, necessita sempre più di attenzione e, soprattutto, di soluzioni concrete ed è fondamentale, quindi, che sia inserita in ogni agenda politica. A sostenerlo è Nicola Draoli, presidente dell’Ordine degli infermieri di Grosseto: “Il problema è evidente e parte da lontano e noi come Ordine lo avevamo già denunciato prima della pandemia. C’è stata un’immissione importante di infermieri in ambito toscano che però, al momento, non li rendono più sufficienti a coprire il fabbisogno. Innanzitutto per via del periodo di ferie estive, che sta per terminare ma che ha comportato la necessità di fare sostituzioni, in parte per il rientro dei colleghi assunti nel 2020 verso le loro zone di originee, in secondo luogo, perché i percorsi Covid non sono affatto diminuiti ma, rispetto allo scorso anno, si continua a lavorare a pieno regime senza aver mai registrato un reale calo del carico di lavoro. Nonostante le vaccinazioni stiano portando, per fortuna, a una diminuzione degli elementi di gravità clinica nelle persone che si ammalano, non stanno però facendo diminuire l’impegno sanitario che, al contrario, sta aumentando tantissimo a causa della contagiosità e diffusione della variante Delta che impegna le USCA, le degenze non covid, i percorsi legati ai tamponi. A questo si aggiunge, chiaramente, il percorso vaccinale che continua a pieno regime”.
 
“Inoltre, si devono fare i conti con la positività degli operatori sanitari che a livello nazionale, solo nell’ultimo mese, ha visto un aumento del seicento per cento. Si tratta di una positività che raramente ha impatto clinico, perché colpisce persone vaccinate, ma che in ogni caso comporta un’astensione obbligatoria da lavoro, determinando, quindi, un sovraccarico di lavoro per il personale in servizio”. 
 
 In questo quadro, già complicato, c’è da considerare anche la graduatoria ormai aperta da un recente concorso ma non utilizzata: “E’ importante capire - dice Draoli – perché non si stia assumendo personale che è già stato valutato: se c’è un problema di risorse economiche e di bilancio o se ci sono, invece, altre motivazioni. 
Siamo tra le poche regioni in Italia ad avere un’altra graduatoria concorsuale pronta che possa riequilibrare le fisiologiche carenze infermieristiche: da lì, infatti, bisogna attingere e ripartire capendo, soprattutto, quali sono le problematiche che non ci consentono di effettuare chiamate da quell’elenco”. Le soluzioni che servono, in questo momento, devono essere immediate. “Sul medio periodo – dice Draoli – potremmo aumentare i posti a bando nelle università per formare più infermieri. Si tratta di una richiesta che facciamo da tempo, come dimostra il fatto che la conferenza Stato-Regione aveva portato il numero degli infermieri da formare da circa 16mila a 23.719 unità. Un aumento che, di fatto, non si è verificato perché ha trovato l’opposizione del Ministero dell’Università che ha purtroppo ridotto a 17.394 mila”
 
In questo quadro i vari Ordini stanno aspettando anche la lista del personale che non ha assolto agli obblighi vaccinali: “Si tratta di numeri bassi che avranno un impatto minimo sulla riduzione del personale, ma che contribuiranno comunque al bisogno di nuova forza lavoro, così come l’esodo prodotto dai tanti infermieri non originari della Toscana che stanno tornando a casa”. Altro tema da trattare è quello delle carenze nelle Residenze sanitarie assistite (Rsa) che non può essere ovviato con l’impiego di operatori socio sanitari (oss) e neppure con l’impiego temporaneo di infermieri del servizio sanitario nazionale. 
 
“Piuttosto – prosegue Draoli – è necessario chiedere il superamento del vincolo di esclusività per gli infermieri così da permettere su base volontaria di operare presso strutture private fuori dall'orario di lavoro, oppure prevedere progetti di supporto ma adeguatamente riconosciuti con prestazioni aggiuntive, ed anche incentivazioni economiche per comandi e distacchi ad hoc su territori che soffrono carenze più strutturali in particolare quelli periferici. Le problematiche più importanti si stanno rilevando sui livelli ospedalieri perché risentono di una minore flessibilità del lavoro dovendo garantire una presenza h24 non modulabile”. 
 
“L’appello – conclude Draoli - è che non si vada comunque in deroga alla sicurezza per carenza di personale infermieristico, perché non si può pensare di trovare soluzioni che mettano a repentaglio la salute dei cittadini chiedendo sforzi troppo onerosi al personale. Il personale sta continuando a garantire il servizio, nonostante tutte le problematiche, ma adesso c’è assolutamente bisogno di un intervento concreto che possa garantire alla cittadinanza i servizi sanitari e al personale di lavorare al meglio. L'intervento più ovvio è comunque mettere da subito mano alla graduatoria esistente”.

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