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rabbia pcComunicato stampa  – “Abbiamo raccolto tutte le minacce e le offese rivolte agli infermieri e al personale sanitario e adesso sono al vaglio dei nostri legali: vogliamo procedere per tutelare i nostri iscritti”.

È dura la condanna dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Grosseto nei confronti delle offese e delle frasi minacciose che sono comparse sui social a seguito della denuncia di un disservizio occorso a Follonica nei giorni scorsi.

Draoli ricorda che, in alcuni casi, di fronte a segnalazioni degli utenti, l’Ordine si è reso disponibile con l’Azienda per migliorare i percorsi ed individuare soluzioni: “ed è quello che faremo anche in questo caso – aggiunge -, ma allo stesso tempo porteremo avanti le azioni necessarie perché questo clima di violenza, anche se verbale, si stemperi. Siamo certi che la Asl farà la sua parte nell’applicazione anche della recente 112 del 2020 ‘Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni’, che inasprisce le pene per chi aggredisce i sanitari, anche verbalmente, e istituisce nuovi protocolli operativi con le forze di polizia per garantire interventi tempestivi”.

pasto ospedaleGrosseto, venerdì 9 luglio 2021
Comunicato stampa
 
“Inammissibile legare le dimissioni alla verifica del pagamento dei pasti di accompagnatori e caregiver”
 
Opi e Omceo preoccupati per il pagamento del servizio, finora gratuito: “Oltre al fatto che non si tiene conto del reddito non possiamo accettare che una scelta clinica, la dimissione, sia legata a una procedura amministrativa”.
 
 
“È inammissibile legare le dimissioni all’accertamento del pagamento dei pasti di accompagnatori e caregiver”. L’Ordine delle professioni infermieristiche di Grosseto e l’Ordine dei medici commentano duramente la nota recentemente inviata dall’Azienda Usl Toscana sud est ai direttori dei presidi ospedalieri. “Non entriamo nel merito della scelta di far pagare il pasto ai genitori dei bambini ricoverati e ai parenti delle persone degenti in hospice, servizio finora gratuito, ma riteniamo gravissimo che questa decisione vada ad interferire con i percorsi di cura: legare la dimissione del paziente all’accertamento dell’avvenuto pagamento è per noi, professionisti sanitari, inaccettabile”. 
 
Nella circolare, infatti, vengono indicati costi e modalità di pagamento dei pasti per gli accompagnatori dei minori ricoverati e per i caregiver. “Non possiamo accettare – dicono il presidente dell'Ordine degli infermieri  Nicola Draoli e la presidente dell’Ordine dei medici Paola Pasqualini –che si assoggettino le dimissioni alla verifica del pagamento: si tratta di un pratica che condiziona il percorso di cura e la vincola alla riscossione di un’imposizione economica e questo va contro i principi del nostro sistema sanitario. Noi siamo professionisti della sanità, siamo chiamati per deontologia a garantire le prestazioni in un sistema che è universalistico e solidaristico: non facciamo distinzioni basate su nessun tipo di discriminante soggettiva, tantomeno quella reddituale.
 
Per questo, la dimissione per noi subentra solo dopo una decisione clinica e non amministrativa ed è inaccettabile unire questi due aspetti, tanto più se lo si fa per quei casi che meritano, al contrario, più tutela: stiamo parlando, infatti, degli accompagnatori di minori, che non possono essere lasciati soli, e che spesso, soprattutto per la terapia intensiva neonatale, possono durare settimane, e per i caregiver di persone terminali, che stanno vivendo i loro ultimi giorni. Come possiamo pensare di legare la dimissione, che purtroppo in alcuni contesti particolari coincide spesso con il decesso, alla verifica di un pagamento? Stiamo parlando di genitori, figli, fratelli, compagni, di persone in stato di estremo bisogno e di persone, i caregiver, che stanno affrontando un momento della vita particolarmente complicato, per il quale hanno bisogno di supporto e sostegno”.
 
A preoccupare Opi e Omceo è anche il fatto che la nota della Asl sembra delegare ai professionisti sanitari il controllo dell’avvenuto pagamento oltre che una serie di incombenze comunicative con le ditta esterne: “Ci chiediamo anche chi deve controllare e verificare che i pagamenti siano avvenuti. Dalla nota inviata, infatti, si potrebbe leggere tra le righe che sia il personale sanitario a dover vigilare, in una situazione in cui siamo già oberati di lavoro e le nostre priorità sono quelle della cura e del prendersi cura e non certo la verifica amministrativa, che è un aspetto che non ci compete.
 
Questo è un elemento che non ci appartiene e su cui non vogliamo assolutamente essere coinvolti – aggiungono -. Chiediamo con forza che l’Azienda riveda immediatamente questo programma. Come detto, non entriamo nel merito della scelta, anche se non possiamo fare a meno di notare che per lunghe degenza si tratta di chiedere cifre importanti alle famiglie senza tener conto della condizione reddituale, ma vogliamo che l’accertamento del pagamento non sia legato alle dimissioni e che l’Azienda provveda all’eventuale recupero delle somme non versate con altre modalità, ad esempio con quelle già attuate per la riscossione dei ticket. Suggeriamo all’Azienda di instaurare dei percorsi di interfaccia più diretta, semplice ed esclusiva tra i familiari dei degenti e le ditte esterne, esautorando noi professionisti da qualsiasi compito in merito"

Partita il 5 maggio, per un totale di 9 incontri, si conclude la nuova iniziativa OPI Grosseto. Si chiama "Incontriamoci" e l'obiettivo è trovare un momento di serena e propositiva condivisione. Uno spazio virtuale dove incontrarci, anche se a distanza, per parlare, ascoltare, progettare.

Un momento di libera accoglienza, senza paletti e linee guida, per discutere di professione e di noi come professionisti e persone ad oltre un anno di pandemia che ha cambiato tutto e che apre a tanti cambiamenti ancora incerti. Un'opportunità per crescere insieme e trovare intenti comuni per poter rispondere al benessere della nostra comunità attraverso il benessere della nostra professione.

Gli incontri non saranno pubblici ed è quindi necessario dichiarare la presenza scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il giorno precedente all'incontro per poter ricevere il link personalizzato. 9° incontro area materno infantile 07 luglio

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