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forum risk 2022Comunicato Stampa 25 novembre 2022

Maggiori competenze con differenti riconoscimenti economici e un inquadramento specialistico che li definisca attraverso una laurea magistrale a indirizzo clinico. Sono queste le principali richieste da parte degli infermieri nell’ultimo anno di percorso di consultazione da parte della federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche, che sono emerse durante gli stati generali al forum risk management della sanità, che si è tenuto ad Arezzo fiere e congressi.

“Due giornate molto importanti – ha spiegato Nicola Draoli, presidente dell’Opi Grosseto e consigliere della Fnopi – che tracciano la linea che stiamo portando avanti sul percorso di specializzazione per gli infermieri, principalmente con lauree magistrali a indirizzo clinico. Questo perché non si può continuare a parlare di carenze di professionisti solo ragionando su modelli organizzativi esistenti e vecchi, basati sui numeri, ma bisogna invece spostarsi sulla logica delle competenze dei professionisti innalzando la capacità di risposta, puntando proprio sulle competenze specialistiche da parte degli infermieri e di tutte le altre professioni“.

Il tema della qualificazione della professione infermieristica è, oltretutto, condiviso dall’utenza. “La richiesta, da parte della consulta Fnopi delle associazioni di pazienti e cittadini – ha continuato Draoli -, è di un infermiere specializzato che rimanga un infermiere di fiducia, ma con competenze avanzate in grado di essere espresse. Infermieri che possano essere conduttori del loro caso dal punto di vista organizzativo e assistenziale, snellendo i percorsi proprio grazie a maggiori competenze “.

Nell’occasione è stato formalizzato anche il coordinamento regionale degli ordini professionali della Toscana. “Questa è la linea direttiva – ha concluso Draoli – sulla quale bisogna lavorare per far sì che il sistema sanitario, a partire da quello regionale, sia sostenibile, altrimenti i vecchi modelli con le stesse funzioni che hanno adesso i professionisti, in forte calo numerico, non possono né evolvere, né essere mantenuti. Soprattutto in questo momento, dove i pochi soldi per il Servizio sanitario andranno in consumi energetici non previsti. Dobbiamo invece investire sui professionisti prima di ogni altra cosa”.

coordinamentoopi1Giovanni Grasso di OPI Arezzo è il Presidente del nuovo organismo presentato oggi al Forum Risk Management
Con la firma dei nove Presidenti è stato presentato ufficialmente, nell'ambito del Forum Risk Management in corso di svolgimento ad Arezzo, il Coordinamento degli Ordini delle Professioni Infermieristiche della Toscana. Presidente del Coordinamento sarà Giovanni Grasso di OPI Arezzo, vice Presidente David Nucci di OPI Firenze-Pistoia e segretario Luca Fialdini di Opi Massa Carrara. “Porteremo avanti uniti le istanze di 30.000 infermieri nei tavoli regionali ragionando con ottica proattiva – ha affermato il Presidente Grasso. Tre saranno i pilastri della nostra azione, l'incremento della base contrattuale basata sull'esclusività delle professioni infermieristiche, il riconoscimento delle competenze specialistiche perché troppo spesso non viene riconosciuto il valore aggiunto degli infermieri, e l'evoluzione del percorso formativo con lauree magistrali di indirizzo clinico e scuole di specializzazione. Nell'esprimere un ringraziamento davvero sentito a tutti i colleghi Presidenti, voglio sottolineare il ruolo che OPI di Firenze.Pistoia ha avuto nel rendere unito questo coordinamento”.

Leggi tutto: NASCE IL COORDINAMENTO DEGLI INFERMIERI TOSCANI

logo stati generaliStati Generali dell’Infermieristica: nove mesi di lavoro in cui tutti gli infermieri iscritti agli ordini (460mila) hanno avuto la possibilità di dire la loro sul futuro della professione grazie a una piattaforma online che la Federazione nazionale (FNOPI) ha messo a disposizione per una consultazione pubblica aperta e trasparente che dà forza alle richieste federative.

Il risultato, sintetizzato in un report da quattro gruppi di lavoro coordinati da consiglieri nazionali FNOPI e composti dai componenti degli ordini provinciali, è stato illustrato a rappresentanti di Governo e Parlamento ad Arezzo, in occasione del 17° Forum Risk Management.

In sostanza, la professione infermieristica deve crescere e differenziarsi per responsabilità, competenze e percorsi di carriera e gli infermieri devono essere i responsabili della formazione delle figure che li supportano secondo le necessità di un quadro di riferimento nazionale, con estrema chiarezza di ruoli e in base all’organizzazione che gli stessi infermieri programmano.

 

A QUESTO LINK IL REPORT FINALE DEGLI STATI GENERALI
DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA

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