Dal www.fnopi.it del 15/02/2020
I 102 presidenti della Federazione nazionale degli ordini degli infermieri hanno incontrato oggi a Roma il ministro della Salute Roberto Speranza.
Speranza al Consiglio nazionale FNOPI: “Sottoscrivo la vostra mozione”
“Sottoscrivo la mozione degli ordini delle professioni infermieristiche, nel senso che vi ho trovato tutti gli aspetti che servono davvero a caratterizzare un Servizio sanitario nazionale (SSN) efficiente, universale e di qualità quale è il nostro”.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza ha manifestato anzitutto gratitudine verso gli operatori del SSN che in queste settimane stanno affrontando nella task force del ministero, negli ospedali e sul territorio il rischio-coronavirus per tutelare la salute dei cittadini.
I tre aspetti fondamentali del SSN
“Il SSN è la cosa più importante che abbiamo e dobbiamo difenderlo con il coltello tra i denti, e va difeso su tre aspetti fondamentali che – ha detto agli infermieri – dobbiamo affrontare insieme: risorse, riforme e digitalizzazione per accelerare il futuro”.
“Nel metodo – ha spiegato il ministro – bisogna saper ascoltare perché chi ascolta sa decidere meglio e affrontare meglio ogni argomento. Nel merito, le risorse non sono spesa pubblica: la salute è un diritto fondamentale e sono quindi un investimento sulla qualità della vita delle persone”.
Prima sfida: risorse certe
“La nostra prima sfida è fermare la stagione dei tagli – ha proseguito – e aprire ai finanziamenti. Lo abbiamo fatto con l’aumento di 2 miliardi del fondo e altri 2 per l’edilizia sanitaria e il presidente Conte ha assicurato un investimento entro fine legislatura di almeno 10 miliardi”.
Ma secondo il ministro le risorse non bastano se non ci sono le riforme. E tra le prime ha indicato un nuovo modello di programmazione della spesa, senza “silos chiusi” e tetti a questi “che danno illusione di risparmio ma non ci consentono di rispondere ai bisogni di salute dei cittadini”.
E ha indicato come punto di maggiore sofferenza proprio il personale del SSN, costretto da tagli e risparmi e che solo ora con le previsioni della legge di bilancio può ricominciare a respirare.