Siamo preoccupati, è inutile negarlo.
Abbiamo notizia di due colleghi positivi alla SARS COV 2, uno già rintracciato a cui abbiamo telefonato e fortunatamente è per ora asintomatico. Non vedevamo colleghi positivi da Marzo. I contagi stanno subendo una impennata per certi versi prevedibile che, inevitabilmente, è destinata nei prossimi giorni ad aumentare esponenzialmente secondo una previsione non casuale ma epidemiologica e statistica.
Ripetiamo che serve un grandissimo senso di responsabilità individuale. Dobbiamo sentirci comunità che naviga sullo stesso mare e con la stessa barca. Ognuno di noi è indispensabile e può fare la differenza.
Non dobbiamo vivere questo momento con terrore ma nemmeno con superficialità e soprattutto non dobbiamo ragionare in termini personali. L’aumento preoccupante di contagi può non avere impatti legati alla SARS COV 2 direttamente ma lo sta già avendo indirettamente. I reparti si stanno ripopolando compresa la terapia intensiva. Il lavoro di tracciamento è estenuante. Il lavoro di testing con i tamponi sta raggiungendo moli di lavoro mai sperimentate. In una parola stiamo di nuovo sovraccaricando pesantemente il servizio sanitario e i professionisti che vi operano. Questo è pericoloso. Pericoloso perché sottrae risorse, personale, spazi ad altri percorsi di cura. Siamo preoccupati per lo stress psico fisico dei colleghi e per la salute dei cittadini. Siamo preoccupati come cittadini per le ricadute economiche e sociali che i focolai generano.
Il nostro appello è oggi forte ma semplice da seguire rispetto alla paura e al disorientamento dei mesi scorsi: SEGUITE LE REGOLE. Non sottovalutate. Non ragionate in termini di danno personale ma collettivo. Usate la mascherina. Lavatevi le mani soprattutto prima e dopo alcune azioni a rischio. Usate comportamenti corretti come evitare di stringervi la mano o abbracciarvi. Controllatevi con attenzione e usate precauzione se avvertite sintomi anche lievi. Rispettate i DPCM: è inutile stare attenti con i nostri figli a scuola se poi facciamo feste di compleanno e nei momenti liberi non usiamo e non facciamo usare le solite precauzioni. Ormai ci siamo abituati a queste regole. Manteniamole. Dobbiamo resistere questo inverno, poi sarà tutto più facile. Abbiate fiducia nel servizio sanitario, e se in questo momento c’è qualche tempo di latenza nelle risposte sui percorsi Covid comprendetelo e non rifatevi con gli operatori in prima linea.
Aiutiamoci. Aiutatevi. Aiutateci.