Di Nicola Draoli, 13/06/2017
Leggo con interesse questo articolo di Angelo De Angelis su Nursetimes (http://www.nursetimes.org/partite-i-v-a-e-cooperative-un-meccanismo-perverso-da-spezzare/33294) . Descrive un problema tanto vero quanto difficile da governare. Intanto leggetelo e poi ritornate qui.
La soluzione è complessa e forse non esiste UNA soluzione. Dice bene l'autore che fino a quando accettiamo di tutto si può far poco per cambiare le cose e dice bene che comunque pur di lavorare si fa di tutto. Da questo circolo vizioso se ne esce male, molto male. Dice bene anche l'autore che l'intervento del Collegio è molto limitato. Proviamo a capire cosa possiamo fare insieme, cosa abbiamo fatto, cosa potremmo fare.
Assunzioni nel SSR e lotta alle esternalizzazioni dei professionisti.
Questa è una partita dove c'è poco da discutere, siamo tutti orientati ad un unico obiettivo. I nostri posizionamenti e le interlocuzioni Regionali spingono chiaramente verso l'utilizzo di solo tempi indeterminati, definire standard minimi secondo logiche di modelli organizzativi che valorizzino le competenze. Tutte le iniziative da inizio anno sono riscontrabili qui: Questione Infermieristica in Toscana. Se posso permettermi una chiosa personale, al netto del ricorso alle graduatorie concorsuali come prima mission di un SSR, sulle emergenze che comunque possono crearsi vedrei più valorizzante per la professione il ricorso ai liberi professionsti che non alle agenzie interinali a patto che i liberi professionisti siano davvero tali. Ma così non è nè qualitativamente nè quantitativamente e ne parliamo dopo.
Contratto come dipendente in ambito privato. In questo senso gli strumenti ci sono tutti ma vanno saputi bene indirizzare. L'organizzazione del lavoro compete ai sindacati ma siamo già intervenuti su aspetti contrattuali poco chiari in ambito privato e siamo pronti a reintervenire. Contattarci e portarci i vostri problemi è senz'altro il primo passo. Non riusciamo ad intercettarli autonomamente, Questo deve essere chiaro. Vi è questa visione distorta che i Collegi abbiano una sorta di osservatorio privilegiato. L'osservatorio privilegiato siamo tutti noi, non altri. Se non confluiscono le vostre problematiche, a meno che un consigliere non lavori nella struttura interessata o non lo venga a sapere per caso, non possiamo avere compiutezza di tutto o, almeno, non noi che siamo un Collegio con risorse limitate. Certo non la possiamo avere parlando con le cooperative stesse che porteranno la loro visione di parte. Sugli aspetti professionali abbiamo possibilità di intervenire sicuramente ma qui, nella nostra esperienza personale, devo dire che siamo stati sempre frenati dalla paura di ritorsioni di chi denuncia. Possiamo fornirvi appoggio legale ma certamente la battaglia deve essere portata avanti con il rischio che il rapporto di lavoro si incrini. Non ci sono alternative, o ci si butta o non ci si butta.
STRATEGIA ATTUATA n. 1 - Segnalazioni anonime
Abbiamo anche provato ad aprire un canale anonimo (Infermieri "operai"? Apriamo un canale anonimo per le segnalazioni) che potesse permetterci se non altro di avere un database sul fenomeno e capire quali sono i settori da monitorare e con quali problemi. Sono giunte zero segnalazioni e quindi lo riproponiamo.
STRATEGIA ATTUATA n. 2 – Commissioni di vigilanza Aziendali
In Toscana le RSA sono soggette a vigilanza da parte della ASL. Nella nostra Azienda le commissioni di vigilanza hanno visto un forte incremento della figura infermieristica con una check list di valutazione molto dettagliata (Assistenza infermieristica in RSA. Un opportunità per fare sinergia con Il Dipartimento Infermieristico grazie alle nuove Commissioni Multidisciplinari dell'Azienda Toscana SudEst). Qui la sinergia deve essere massima nel rispetto dei doveri di ufficio e di segretezza dei dati. I colleghi coinvolti nella vigilanza nella nostra provincia sono molti clinici delle UF Cure Primarie, affidatevi a questo canale e ai vostri colleghi se vi ritrovate coinvolti in una visita ispettiva e documentatevi sia sulla Legge Regionale che regolamenta le RSA (LRT 24/02/2005 n.41 e LRT 28/12/2009 n.82), sia sulla delibera aziendale (n.1079 del 29/09/2016 ) per sapere di cosa si parla. Le prescrizioni prodotte in ambito professionale sono un grande strumento e anche su questa partita coinvolgeteci per avere chiarimenti e indicazioni.
STRATEGIA n. 3 – Pressioni sulla politica Regionale
Stiamo comunque portando avanti come Collegi TOSCANI anche questa partita. Ci sono sei punti portati in Assessorato che stiamo spingendo e promuovendo. Questo è quello ci riguarda nello specifico di questa disamina:
Definizione del ruolo dell’Infermieristica nell’area socio sanitaria e della disabilità
Dal tavolo tecnico i Collegi si aspettano di evidenziare l’evoluzione della complessità e gravità delle persone assistite nell’area socio sanitaria.
Di definire ruolo e competenze nonché gli standard di infermieri nell’area; definire altresì il ruolo del coordinamento delle attività assistenziali.
Definire le reciproche responsabilità mediche ed infermieristiche delle strutture socio sanitarie.
P.IVA e Prestazioni Occasionali.
E qui le cose si complicano forse di più. Le forme parasubordinate di P.IVA sono un problema ma va chiarita subito una cosa. La libera professione è libera, e non è un iperbole sottolinearlo. Se ci si chiede cosa può fare il Collegio la risposta è disarmante per entrambi, per noi che vorremmo tutelare il cittadino e i colleghi e per voi che vorreste tutela. Il Collegio a fronte di miseri compensi dovrebbe richiamarvi disciplinarmente per concorrenza sleale in realtà. Partiamo dalle cose “semplici”...le prestazioni occasionali
STRATEGIA ATTUATA n. 4 – Informativa ai committenti sulle prestazioni occasionali
Abbiamo mandato una circolare a tutti i possibili committenti della nostra Provincia per definire a loro come funziona questa modalità. L'abbiamo mandata anche agli ultimi due anni di neolaureati . (Lavoro di collaborazione occasionale. Facciamo chiarezza!). Nella circolare riservata ai committenti abbiamo anche inserito un numero diretto dell'Avvocato ENPAPI che se ne occupa. Questo è il nostro tentativo di permettere a loro di conoscere come funziona e a voi di pretendere il suo rispetto. Accantonate le scuse per l'ignoranza quindi...ancora una volta...fateci sapere chi non rispetta i termini.
Torniamo alle P.IVA. Fare il libero professionista deve essere un investimento in cui si è imprenditori di se stessi. Non aprite P.IVA se non credete in questo percorso. Non lo fate! Fate male a voi stessi e a tutta la professione. Lo so, lo so, ci pioveranno addosso critiche da mezzo mondo perché il sistema ti obbliga ma il sistema non deve obbligarci! Non dobbiamo permetterlo. Una volta aperta P.IVA è molto difficile intervenire...siete liberi professionisti, rispondete di voi stessi, e il committente se ne può lavare le mani con estrema facilità. Aprire P.IVA significa mettere in conto di andare in perdita per del tempo e richiede di innovarsi ed investire continuamente. Le opportunità ci sono... vedi Liberi professionisti equiparati alle imprese in Regione Toscana.
Cosa possiamo fare noi? Intanto supportarvi commercialmente e informativamente e su questo siamo molto indietro. La miglior forma di intervento sulla libera professione è probabilmente dare la consapevolezza ai colleghi di cosa significhi vista la relativa “gioventù” di tale ambito.
IPOTESI DI MIGLIORAMENTO n.1 – Supporto alla libera professione
Chiunque farà parte del prossimo direttivo dovrà porsi un percorso di facilitazione in questo senso, magari con una convenzione con un commercialista e incontri di formazione/informazione più serrati. Noi abbiamo aperto una sezione apposita sul sito (Libera Professione), illustriamo la libera professione agli studenti del terzo anno del corso di laurea, abbiamo messo un esperto a rispondere alle vostre domande in una giornata dedicata - non molto sfruttato bisogna dire (Libera Professione. L'esperto ha risposto!). Abbiamo provato più e più volte a creare una consulta ma non è stata mai partecipata, l'ultima volta è andata addirittura deserta, ed è un vero peccato.
STRATEGIA ATTUATA N. 5 – Campagna di sensibilizzazione libera professione e abusivismo
Per combattere anche il lavoro nero è necessario però rendere edotti anche i cittadini. Ogni volta che facciamo una campagna di sensibilizzazione mettiamo sempre dentro la libera professione e poniamo l'alert per il cittadino sull'abusivismo(vedi Senza Infermieri NON c'è Salute)
IPOTESI DI MIGLIORAMENTO n 2 – Infermieri inFORMA
Abbiamo una rubrica quindicinale di informazione per il cittadino che esce su ilgiunco.net, il quotidiano on line della Maremma seguito da decine di migliaia di persone. (http://www.ilgiunco.net/tag/infermieri-informa). Ancora una volta però dobbiamo chiedere il vostro auto aiuto. Gli articoli sono prodotti da chiunque abbia voglia di mettersi in gioco...se sei un libero professionista prova a proporci un articolo di informazione che potrebbe unire anche un messaggio di sensibilizzazione sulla libera professione. Dobbiamo cambiare la cultura in questo senso e anche se possono sembrare azioni secondarie sono importanti da perseguire.
STRATEGIA ATTUATA N. 6 - Rompere le intermediazioni nemiche
Ma soprattutto abbiamo questo progetto: un progetto che deve essere sostenuto da tutti. Un servizio di intermediazione amica perchè libero da ogni interesse tra il committente ed il libero professionista. Lo trovi qui: Cerco Offro Lavoro. Citiamo questa possibilità a piè sospinto ogni volta che ci capita e puoi aiutarci a diffonderla aiutando così anche la professione. L'idea a lungo, lunghissimo forse ahimè, termine è quella di creare un ponte diretto con l'Ordine degli infermieri tra i committenti e gli infermieri stessi by passando altre realtà. Non è una concorrenza. È un servizio. Ovviamente ha dei limiti perché sia servizio e non concorrenza...siamo intanto costretti a fornire un lungo elenco e non ad indirizzare a MENO CHE non ci forniate delle competenze certificate specifiche ed il committente ci chieda delle competenze specifiche. Infine non possiamo mediare il contratto economico, quello è un accordo tra le parti che sta solo a voi gestire. Al solito, il nostro intervento è nei confronti dell'infermiere che si offre per un ritorno evidentemente fuori (al ribasso) da una media generalizzata. Il vantaggio per il libero professionista è una vetrina sul sito dell'IPASVI da cui i committenti possono attingere direttamente (Vetrina liberi professionisti)
Ma questo ancora non basta.
Esiste infine la sacca del lavoro in nero dei colleghi. Su questo c'è poco da dire....non arrivano segnalazioni neanche anonime, solo qualche bisbiglio poco chiaro e qui si gioca il rapporto diretto con la guardia di finanza ad esempio. Per questo nel prossimo mandato porteremo avanti o auspichiamo lo faccia chi verrà l'ultima ipotesi di miglioramento
IPOTESI DI MIGLIORAMENTO n.3 – Partnership con Guardia di Finanza
Sicuramente c'è bisogno di interloquire con il comando Provinciale e capire quali azioni si possono mettere a regime, se esiste una possibilità di collaborazione e coordinamento più strutturata, se si possono organizzare dei momenti formativi ed informativi reciproci.
Nicola Draoli, 13/06/2017