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grosseto si vaccina perché 1Da oggi, nelle strade di Grosseto, saranno visibili i 6x3 della campagna “Grosseto si vaccina perché...”, realizzata per promuovere l'importanza della vaccinazione contro il Covid-19. Una mozione era stata approvata dal Consiglio comunale impegnando il sindaco e la giunta a realizzare una campagna di comunicazione volta a promuovere il ricorso alla vaccinazione anti-Covid19, coinvolgendo l’Azienda USL Toscana Sud-Est e gli ordini professionali dei medici e degli infermieri, con l'intento di raggiungere l’intera popolazione locale, sia attraverso una comunicazione diffusa sia attraverso specifiche iniziative sul territorio.

In particolare la campagna, che ha come testimonial cittadini grossetani così da dimostrare il legame ancora più forte con il territorio, si avvarrà dei seguenti strumenti: comunicazione istituzionale, conferenza stampa – comunicato stampa, una pagina dedicata sul sito istituzionale, una campagna social per il profilo del Comune di Grosseto, uno spot televisivo su Tv9. Ci saranno poi i 6x3, affissi grazie a Sistema e locandine 80/100 affisse in tutta la città. E' previsto anche l'invio di mail di sensibilizzazione a tutte le associazioni di categoria per diffondere il messaggio tra gli associati. Al momento la campagna ha ricevuto l'adesione della Asl di Grosseto, dell'Ordine dei medici e dell'ordine degli infermieri, ma sarà allargata a tutte le professioni sanitarie che vorranno condividere il messaggio e coinvolgerà anche le Farmacie comunali.


Presente alla conferenza stampa la Consigliera Silvia Bellucci

Campagna vaccini 6x3 R4 page 0001

Terza Dose 800x450Gentilissimi colleghi,

Con l'entrata in vigore del DL 172/2021 questo Ordine sta provvedendo da fine dicembre 2020 a fare i dovuti accertamenti in merito al proseguo obbligo vaccinale che riguarda anche la dose booster/terza dose.

Immediatamente abbiamo provveduto a verificare, notificare e quindi deliberare la conferma della sospensione dall'Albo o, al contrario, la cancellazione della sospensione per i colleghi che risultavano già sospesi precedentemente per inadempienza. Ad oggi, lunedì 03 gennaio, risultano ancora sospesi 20 infermieri su 1710 iscritti all'Ordine.

Da una prima verifica sulla piattaforma nazionale, esclusi i già sospesi, risultano però non in regola sempre ad oggi  - 235 colleghi. 

Chiaramente è necessario andare a verificare caso per caso il motivo per cui siano ad oggi classificati come non adempienti. Risulta da una prima verifica che la quasi totalità di queste inadempienze siano dovute ad un ritardo in buona fede della somministrazione della dose booster, chiamata anche "terza dose".

Perchè questo? 

Perchè ai fini della validità del green pass rafforzato esiste un lasso di tempo tra il completamento del ciclo vaccinale primario (due dosi) e la scadenza dello stesso. Lasso di tempo che la Legge sull'obbligo vaccinale però non prevede e che è probabilmente il motivo di tale situazione.

Il Ministero ha chiarito che sin dal primo giorno successivo ai 5 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario (cento cinquantunesimo giorno) la piattaforma dà “semaforo rosso” in modo da consentire agli Ordini di avviare la fase di accertamento. Pertanto  i professionisti che non risultino ancora vaccinati con la dose di richiamo e per i quali siano decorsi 152 giorni dal completamento del ciclo primario dovranno essere invitati dall’Ordine e per non essere sospesi dovranno produrre la richiesta di prenotazione della dose di richiamo da effettuarsi nel termine massimo di 20 giorni dall’invito.

Questo indipendentemente dalla validità del loro Green Pas rafforzato.

Ecco perchè siamo a comunicarvi con urgenza e anche nel vostro interesse di provvedere a prenotarvi immediatamente e quindi effettuare  la dose booster al fine di mettersi in regola. l'Ordine è chiamato a svolgere quanto la Legge impone ma è cosapevole delle incomprensioni burocratiche e normative di questo momento caotico e chiede la collaborazione di tutti per evitare di incappare nelel sanzioni previste oltre al fatto che è quanto mai importante essere protetti per sé e per gli altri con la terza dose nel più breve tempo possibile.

Vi preghiamo quindi di diffondere quanto più possibile questa news tra i vostri colleghi.  

E' anche possibile che risultiate inadempienti perché esonerati o guariti dal COVID, dato che però noi non abbiamo e che non viene caricato in automatico sulla piattaforma. In questo caso vi preghiamo di "anticipare" la PEC dell'Ordine e produrre  copia dell'esonero e/o copia di certificato di avvenuta guarigione (il certificato del proprio Medico di medicina generale che attesta l’avvenuta guarigione) a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Grazie a tutti per la collaborazione.

 

covid repartoCOMUNICATO STAMPA 27 dicembre 2021
 
“Avevamo già dichiarato la nostra preoccupazione e adesso ci aspettiamo un’impennata dei contagi da Omicron durante il mese di gennaio, quindi i prossimi due mesi saranno durissimi per il  sistema sanitario.
 
Prima di trovarsi in affanno, è necessario intervenire, immettendo nuovo personale o riaprire la possibilità di forme di pagamento ad hoc  extra orario di lavoro ”.
Nicola Draoli, presidente dell’ordine delle professioni infermieristiche, si unisce alla richiesta di maggior personale da impiegare nei servizi sanitari lanciata, nei giorni scorsi, dai sindacati e da alcuni politici.
 
“Stiamo raggiungendo una serie di numeri spaventosi, che sono molto peggiori dell'anno scorso. Di buono c'è, e questo è un dato nazionale, che per ora a fronte di questo numero elevatissimo di contagi non abbiamo lo stesso rapporto in termini di decessi, di ospedalizzazioni e di ricoveri in terapia intensiva. È chiaro che si sta mettendo a durissima prova tutto il sistema e che dobbiamo intervenire per scongiurarne il collasso”.
Per farlo suggerisce Draoli, è necessario lavorare su più fronti: “Da un lato si deve assumere personale attingendo dalle graduatorie Estar aperte, o in alternativa va riaperta la produttività aggiuntiva, ovvero, la possibilità per gli infermieri di lavorare alcune ore in più, extra orario, senza che questo incida sul fondo degli  straordinari.
Una soluzione che è già stata usata nella fase acuta della pandemia soprattutto per andare ad incrementare l’attività di controllo attraverso i tamponi, le vaccinazioni e la tenuta dei reparti Covid. L'unica altra alternativa è avere il coraggio di chiudere o rimodulare per un po' alcuni servizi non essenziali ma sarebbe un dramma nel dramma."
 
Il presidente di Opi fa anche un riepilogo dell’impegno del personale infermieristico: “Nelle ultime settimane sono cresciute le somministrazione della terza dose di vaccino, abbiamo dato il via alla somministrazione delle dosi pediatriche, sulle quali stiamo cercando di  accelerare in maniera importante. C'è un sistema legato ai tamponi che, come tutti avranno sperimentato in questi giorni, non riesce a sostenere l'enorme mole di richieste, così come il laboratorio di analisi ha difficoltà ad emettere in tempi rapidi le diagnosi. Per quanto riguarda la sanità territoriale, le Usca hanno sempre più pazienti in carico e anche il sistema di tracciamento fa molta fatica a gestire il tutto. Dalla parte ospedaliera vediamo un incremento lento ma graduale dei ricoveri, ma siamo preoccupati perché, come detto, questo potrebbe essere l'inizio di un aumento maggiore. È probabile, quindi, che gli impatti ospedalieri andranno a peggiorare progressivamente. A queste difficoltà, che sono legate agli aspetti pandemici, si unisce l’attività infermieristica consueta: non abbiamo le risorse del 2020 e molto del personale assunto nel 2021 con contratti a tempo determinato vedrà il termine del proprio periodo di lavoro, con nessuna possibilità di proroga.
Ci troviamo alle porte di una situazione di carenza di personale qualificato grave, che  mette in crisi sia l'ospedale che il territorio: ricordiamo infatti che sono due sistemi che si influenzano a vicenda e le cui problematiche, quindi, devono essere affrontate contemporaneamente. Se c'è una lezione che la pandemia ci ha sempre fornito è proprio questa dimesione di influenza reciproca.    Come sempre l’ordine è a disposizione per valutare, insieme all’Azienda sanitaria, le soluzioni migliori”.

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