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infermieri operaiMancano professionisti. Tutti. In particolar modo mancano infermieri. Noi lo diciamo da anni e poco consola ergersi a Cassandra, anche se è bene ricordare a tutti i decisori politici che questa condizione è frutto di almeno un decennio di polvere sotto la sabbia e tagli al limite del sostenibile, oltre che ad un programmazione formativa e assuntiva miope e sorda. Non è questo un editoriale di approfondimento sulla carenza e sulle sue origini. Vi rimandiamo a questo articolo del Post che spiega bene come siamo arrivati a questa situazione: https://www.ilpost.it/2020/11/01/coronavirus-infermieri-carenza-assunzioni-universita/.

Ma vi rimandiamo anche alla nostra campagna #InfermiereInViaDiEstinzione che risale ad ottobre 2019 e spiega bene attraverso i dati i fabbisogni che lamentavamo nella nostra Provincia. Mai campagna fu più sfortunatamente profetica: https://www.opigrosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=600&catid=8

Non solo. in Toscana Avevamo detto in tempi non sospetti di ammettere tutti alla graduatoria ESTAR e irrobustire il numero (https://www.opigrosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=592&catid=8) visto che partivamo nel 2019 senza pandemia con una carenza calcolata di almeno 3000 unità (https://www.opigrosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=537&catid=8)

Adesso cosa succede? Che non reggiamo più. Le RSA non trovano infermieri. In Ospedale i rapporti sono al limite del sostenibile o sono già ben oltre e mancano le competenze per i reparti intensivi. Sul territorio si fa fatica a garantire nei tempi giusti il complesso percorso di tracciamento, tamponi e trattamento domiciliare. In Toscana ancora siamo al largo da fantasiose operazioni di rattoppo professionale che leggiamo purtroppo ovunque...ma per quanto ancora?

In Italia ormai si legge di far esercitare infermieristica ai medici (abuso di professione); far fare tamponi agli OSS ma con supervisione infermieristica (abuso di professione e conflitto con la L 24/2017); far fare tamponi ai veterinari; far lavorare studenti non ancora laureati (abuso di professione); reclutare infermieri all'estero SENZA iscrizione all'albo professionale (Altro ed ennesimo abuso di professione e mancata tutela giuridica legale).

Senza contare che già in questo momento tutti stanno facendo tutto sia verso il basso che verso l'alto. Stanno saltando tutti gli schemi delle competenze e delle professioni. Siamo nella più grande emergenza sanitaria del secolo e non possiamo permettere che il mondo delle professioni salti in aria.

Intanto siamo a 23.000 operatori sanitari contagiati e 43 infermieri deceduti. in Toscana sono contagiati 1200 infermieri. Un numero impressionante che aggrava ancora di più la tenuta del Sistema.

Non bastano più straordinari e produttività aggiuntive. Gli infermieri sono stanchi, stremati, arrabbiati. Non ce la facciamo più. Non sappiamo quanto ancora possiamo reggere così.

Non possiamo permettere che tutto questo prosegua ed è frustrante perchè le soluzioni da proporre e che abbiano una minima dignità professionale sono veramente poche. Probabilmente anticipare le sessioni delle classi di Laurea, riconoscere extramoenia subito a tutte le professioni sanitarie per poter operare su base volontaria e remunerata in ambiti privati come le RSA. Forse più di ogni altra cosa serve demolire velocemente e subito le attuali norme concorsuali e prevedere chiamate dirette come nei sistemi anglossasoni. Far rientrare i NOSTRI infermieri che negli anni sono emigrati alll'estero.

E' già possibile oggi assumere con forme CO.CO.CO. fino a 6 mesi personale in servizio, ma ci chiediamo quanto ormai sia fattibile questa soluzione partorita ad inizio pandemia considerando che il bacino di colleghi disponibili a tale forma sia ormai diventata limitatissima, oltre che poco attrattiva. L'altra forma già prevista è richiamare il personale in pensione. Sono due strade a nostro avviso ormai superate ma comunque preferibili a qualsiasi svendita di competenza che si palesa all'orizzonte.

Sono alcune proposte che vengono lanciate da più parti a livello nazionale e regionale. vanno subito portate avanti insieme ad altre che i vari decisori potranno pensare MA NON si può tollerare che le soluzioni siano l'abusivismo professionale e il totale collasso di tutte le competenze. Non siamo noi ad essere arrivati a questo punto di non ritorno. Non possiamo pagarne noi ed i cittadini le conseguenze.

E se serve un lockdown per far respirare il SSN e regionale che arrivi SUBITO. L'alternativa non può essere una pessima assistenza ed una pessima cura alle persone con soluzioni capestro.

E va da subito irrobustito un progetto di medio lungo termine in termini di formazione e numero di professionisti perchè NON ACCADA MAI PIU'. 

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