La Regione Toscana, con una delibera appena approvata dalla Giunta, aderisce al tavolo di confronto permanente con gli Ordini degli infermieri dando continuità a un rapporto che si era già instaurato un anno fa con la direzione generale in particolar modo con il Direttore Generale Monica Calamai, anticipando l'accordo nazionale con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e la federazione nazionale degli ordini delle.professioni infermieristiche. Per l'Ordine di Grosseto il tavolo é seguito dal Vice Presidente Luca Grechi e il segretario Rita Malacarne.
"Desidero innanzitutto ringraziare l'Assessore Stefania Saccardi per aver così prontamente recepito il protocollo di intesa”, afferma a nome degli ordini delle professioni infermieristiche della Toscana Giovanni Grasso.
Cinque le tematiche sulle quali confrontarsi previste dall'accordo nazionale: lo sviluppo di nuovi modelli organizzativo-assistenziali e delle competenze esperte e specialistiche, lo standard del personale infermieristico anche in considerazione della riduzione degli organici per il blocco del turn over, lo sviluppo professionale e di carriera con la formazione e l'aggiornamento del personale infermieristico, la definizione del fabbisogno formativo degli infermieri e degli infermieri pediatrici e l'avvio di percorsi per lo sviluppo del corpo docente universitario afferente ai settori scientifico-disciplinari dei corsi di laurea delle professioni sanitarie.
“il confronto e la discussione su temi di interesse professionale sicuramente portano ad una maggiore comprensione della realtà, con l'obiettivo comune di migliorare il diritto alla salute del cittadino ed i servizi ad esso connessi - prosegue Grasso. L'auspicio è di continuare in questa serie di incontri senza abbassare mai l'attenzione sui temi sanitari regionali, con particolare riferimento alle questioni legate alla professione infermieristica”.
“il contributo degli infermieri ai nuovi modelli sanitari è sempre stato fondamentale" aggiunge Nicola Draoli Presidente dell'ordine di Grosseto, "ma ormai é imprenscindibile. La popolazione ha sempre più bisogno di assistenza oltre che di cura, ha un profilo di cronicità, di fragilità anche sociale e di vecchiaia mai così alto nella storia. Servono modelli di prossimità, di semplicità dei percorsi e di sviluppo delle competenze dei professionisti. Gli infermieri continuano a portare innovazione in questo senso ma in un momento sempre più avaro di risorse ed in particolare di risorse umane che mancano all'appello (in Toscana sì parla di circa 3000 infermieri). Ottimo dunque il consolidamento del confronto proattivo, che da oggi è incardinato dentro una delibera, su tutte queste tematiche nell'interesse dei cittadini"