Quello della quota economica al proprio Ordine di appartenenza è sempre stato un elemento faticoso da gestire. Gli Ordini sono enti pubblici non economici che con la recente L 3/2018 diventano sussidari dello Stato. Sempre con la L 3/2018 l'iscrizione all'albo di appartenenza del proprio Ordine diventa, senza più nessun dubbio o interpretazione, elemento obbligatorio per l'esercizio della professione in qualunque forma la si eserciti. A corredo dell'articolo la notizia di alcuni colleghi che, cancellati per morosità dal loro Ordine di appartenenza, rischiano il licenziamento. (clicca per ingrandire)
Non è la prima volta che parlo in modo molto schietto e sincero e lo farò di nuovo. L'Ordine è composto da persone. Persone che si scelgono tramite votazioni democratiche all'interno della comunità professionale provinciale, non da un ente terzo, non calate dall'alto. L'Ordine siamo noi. Oggi spetta a me e a questo consiglio direttivo far rispettare la Legge, domani toccherà a qualcun'altro e magari proprio a te che stai leggendo in questo momento. Cambiano le persone ma non cambia l'obbligo di far rispettare le leggi che governano l'Ente che temporaneamente, e sottolineo temporanemanete, ci troviamo ad amministrare, oggi noi, domani voi.
Abbiamo avviato da tempo un percorso il più favorevole possibile per esigere il rispetto della quota. Abbiamo eliminato l'intervento di Equitalia che pur essendo legittimo avevamo capito risulatare antipatico e carico di pregiudizi. Abbiamo quindi individuato delle linee guida obiettive che prevedono tre solleciti graduati (dal primo che è un promemoria all'ultimo che è un avviso di prossimo avvio procedura cancellazione). Infine l'avvio all'anno successivo il mancato pagamento, delle procedure previste per legge (Raccomandata con convocazione, convocazione e audizione iscritto - che non si presenta in genere mai - , deliberazione in consigllio direttivo, cancellazione e comunicazione alle autorità competente).
Spesso abbiamo provato a chiamarvi, a favorire un processo relazionale che superasse le carte grazie al numero più ristretto degli iscritti di Grosseto che lo permette (altrove sarebbe impossibile). Dalla procedura di cancellazione però si passa ai decreti ingiuntivi tramite ufficio legale perchè, a quel punto, tutto ciò che era in nostro possesso per evitare la cancellazione è stato ampiamente fatto.
È faticoso esercitare il ruolo nei confronti dei colleghi quando si tratta di avviare procedure disciplinari o di cancellazione per morosità ma è un ruolo che la Legge ci impone e che bisogna assolvere. Ma ecco: siamo qui. Siamo colleghi. Se ci sono dei problemi, qualunque tipo di problema, siamo qui. Ma la quota va saldata perchè la Legge lo impone e allora vi chiedo, vi chiediamo, di prestare attenzione ai solleciti e alle scadenze perchè se di sicuro non vorrete trovarvi in situazioni spiacevoli come i colleghi dell'articolo, vi assicuriamo che noi per primi non vorremmo trovarci a pretendere l'applicazione della legge quando non ce ne sarebbe bisogno con un po' di attenzione.
Grazie a tutti, Nicola Draoli ed il Consiglio Direttivo OPI Grosseto