In breve. La madre non vuole tagliare il cordone ombelicale per seguire una pratica pericolosa e non scientifica chiamata "Lothus Birth". Il figlio è a rischio di morire. I medici chiamano la Procura per sapere come comportarsi. La Procura ovviamente intima di procedere per salvare la vita al bambino.
Una storia che ci dimostra l'assurdità che la medicina difensiva oggi manifesta. L'operatore sanitario agisce anche in stato di necessità su tutela della vita del suo assistito. La risposta del Procuratore è infatti spiazzante: "la mission è salvare vite...evitare le denuncie è impossibile ma qualora arrivasse archivieremo. Se al contrario il neonato fosse morto in assenza di intervento, in quel caso sì che avremmo aperto un fascicolo di indagine." Inquieta quindi che si debba aver così paura di intervenire per salvare vite, quando l'intervento appare contrastante con volontà soggettive irricevibili e per lo più su una terza persona (in questo caso il figlio), e richiedere il supporto della Procura come se questa ci deresponsabilizzasse. Il tema poi tratta i rapporti fiduciari incrinati e l'atteggiamento ostile verso la medicina ufficiale. L'argomento è complesso ma questa vicenda è particolarmente significativa per molte riflessioni.
Link alla notizia: http://www.repubblica.it/cronaca/2017/09/17/news/friuli_partorisce_e_rifiuta_il_taglio_del_cordone_medici_dell_ospedale_chiamano_la_procura-175727227/