A luglio questo Ordine aveva proposto sia pubblicamente sia attraverso rapporti istituzionali di implementare l'organizzazione di rete costituita da Infermieri di famiglia e comunità/MMG/PLS per la salute comunitaria dei plessi scolastici. L'occasione era resa evidente e richiesta dagli istituti scolastici stessi per via della sars cov 2 ma ovviamente apriva ed apre ad un progetto di prossimità stabile e duraturo dalle molteplici ricadute positive per la comunità scolastica e non solo.
Trovate l'intervento di allora QUA
Il tutto aveva suscitato molto interesse fino a quando la Regione Toscana, per mano del Presidente Rossi ,firmava una delibera per assumere Medici Scolastici. Come Enti Sussidiari dello Stato ci siamo quindi fermati perchè per noi è importante che i cittadini abbiano risposte e non necessariamente le "nostre" risposte. La nostra, però, rimane a nostro avviso la più ovvia, concreta ed appropriata perchè sfrutta un modello che in Azienda si sta già costruendo: L'infermiere di famiglia e comunità. Ad oggi è sicuramente manchevole di ulteriori risorse infermieristiche e di strumenti ma già ricco di progetti operativi ed esempi concreti. L'infermiere di famiglia e comunità è infatti già partito ANCHE nelle comunità scolastiche a Grosseto. Vedi QUA
Ebbene, leggiamo da un'inchiesta della Nazione (LEGGI QUI) che, in effetti, la delibera per i medici scolastici non ha avuto ricadute specifiche nelle scuole. Questa non è una critica, nè un giudizio ma solo un accogliere i fatti sicuramente ben giustificati da una serie di contingenze prioritarie.
L'occasione è stato quindi utile per rilasciare un ulteriore intervista che sprona a lavorare su quello che già abbiamo, su cui stiamo già investendo, che stiamo già sperimentando. Crediamo che se viene tracciata una rotta sia necessario rinforzarla, sostenerla ed ampliarla senza creare soluzioni diverse ed estemporanee che forse tamponano il qui e ora ma più difficilmente mettono a sistema il domani.
