In USA una senatrice, M. Walsh, dichiara che "le infermiere passano il loro tempo in medicheria a giocare a carte". I colleghi statunitensi reagiscono con una delle arme più potenti: l'ironia. Segno di una professione forte, consapevole e riconosciuta che rimanda al mittente senza giustificarsi. Credo che ci sarà stata anche una giusta e legittima risposta formale e istituzionale. Ma quella non è arrivata fino a noi. È arrivata la risposta dissacrante che affronta un'uscita ridicola con atteggiamento intelligentemente e altrettanto "ridicolo". Quale segnale più fiero e sprezzante? E di sicuro ha colpito più forte la senatrice di ogni carta bollata. In 2 giorni hanno infatti raggiunto anche oltre mezzo milione di adesioni a una petizione per far seguire un infermiere durante il turno dalla senatrice. In qualche misura sono riusciti in maniera intelligente far porre l’attenzione sui principali media nazionali al problema del nurse patient ratio. Insomma da un attacco sconsiderato sono riusciti ad ottenere il meglio. Non si possono confrontare i due mondi (italiano e statunitense). Se in Italia vige più la reazione della doglianza e del vittimismo un motivo c'è. Anzi molti. Però ecco: quella statunitense è la risposta di una comunità molto sicura di sé stessa. Mi ha fatto sorridere orgoglioso. Credo che potremmo, anzi dovremmo, prendere spunto alla prossima uscita ridicola di qualcuno.
Il Presidente Nicola Draoli
Link: https://www.americannursetoday.com/what-card-game-are-you-playing-today/?fbclid=IwAR0omElY_SSzJdNZqabxpsjFqdUIJQxJ5Fa2bfrqvDxMzcyOw-7T5Y72frc
