Presente anche il Presidente Nicola Draoli. La questione 118 è troppo spesso motivo di conflitto interprofessionale e diventa, come abbiamo dichiarato mesi fa nella nostra lettera ai cittadini, grimaldello per conflitti politici e istituzionali con una eco mediatica impattante e, nella sua ovvia semplificazione, distorta (118 e Ambulanze Infermieristiche «Caro cittadino… vogliamo dirti una cosa importante»).
Dobbiamo invece lavorare con onestà e serietà intellettuale sui contenuti a tutela del cittadino che ha sacrosanto diritto ad un sistema appropriato e sicuro e non a continue tensioni che minano la sua fiducia. Altrettanta chiarezza è dovuta ai professionisti che nella realtà clinica quotidiana, in antitesi con quanto si percepisce dall'esterno, hanno sempre fatto della sinergia e della collaborazione un elemento fondante e presente.
COMUNICATO STAMPA:
Medici e infermieri lavoreranno insieme: la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo) e quella degli Ordini delle Professioni infermieristiche (Fnopi), riunite a Roma, hanno deciso di aprire un Tavolo tecnico congiunto che elabori proposte concrete sulla questione dell’emergenza territoriale.
Obiettivi: qualificare le due professioni, che sono entrambe indispensabili nella gestione dell’emergenza, e trovare una soluzione unica a livello nazionale per offrire la migliore assistenza a tutti i cittadini.
“Medici e infermieri vogliono lavorare insieme, nel rispetto delle competenze di ciascuno, per condividere un modello di interazione efficace – ha affermato il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli –, e rigettano con convinzione ogni politica di tagli che si ripercuota sulla qualità delle cure stesse. È un atto di responsabilità nei confronti del Paese”.
“È necessario uscire dalle logiche attuali – ha sostenuto la presidente Fnopi, Barbara Mangiacavalli – e stabilire cosa offrire al cittadino in termini di risposte appropriate. Non è il motore economico a poter valutare le decisioni: le decisioni delle due Federazioni devono essere cogenti anche per quanto riguarda l’adeguamento dei mezzi oltre che per la tutela delle professionalità”.
Secondo step della collaborazione aperta tra medici e infermieri sarà la messa a punto di un modello, sempre condiviso, di assistenza territoriale che sarà disegnato nell’ambito di un Tavolo allargato anche alle rappresentanze sindacali.