Un onore ed un vero piacere essere a fianco di AIDO Provinciale Grosseto nelle celebrazioni dei suoi 50 anni di attività che si svolgeranno il 20 maggio nel Palazzo della Provincia di Grosseto dalle ore 16.
Favorire l’informazione sulla donazione di sangue, tessuti e organi ed educare e sostenere le persone coinvolte nella donazione è uno dei valori degli infermieri, sottolineato infatti dall’articolo 26 del Codice deontologico. Per questo l’Ordine delle professioni infermieristiche di Grosseto è vicino a chiunque si impegni a promuovere questo straordinario gesto di solidarietà che mette al centro la salute e la vita delle persone e che tutti possono decidere di compiere.
Sono quasi 2milioni gli italiani che, lo scorso anno, hanno fornito il proprio consenso a donare al momento del rinnovo della carta di identità, come rivelano i dati del report “Indice del dono”, pubblicato dal Centro nazionale trapianti. “Ma ci sono anche tanti italiani, circa 900mila, che non hanno prestato il proprio consenso”. L’opposizione è più frequente fra i giovanissimi e cresce tra gli ultra settantenni. “Probabilmente perché si tende a pensare che la donazione non sia possibile in età avanzata, ma non è così per questo vogliamo sottolineare l’importanza di questa scelta, che può essere vitale per tante persone: in Italia, oggi, sono circa 8mila coloro che stanno aspettando un trapianto e, tra questi, 200 sono bambini”.
Gli infermieri operativi nel “procurement”, ovvero nelle procedure che possono consentire lo scambio tra un donatore e il ricevente, svolgono un ruolo fondamentale: hanno il compito di effettuare la valutazione del potenziale donatore a cuore fermo o a cuore battente, occuparsi della relazione di aiuto per la famiglia del potenziale donatore, gestire dal punto di vista logistico e organizzativo il processo della donazione.
Il ruolo dell’infermiere è fondamentale, quindi, per promuovere la solidarietà biologica e per diffondere la cultura del dono come atto volontario.