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european charter logo Quali principi devono muovere il nostro agire? Spesso li cerchiamo nelle norme di diritto del lavoro e organizzative, forse meno spesso nelle norme professionali e forse ancor meno nella deontologia. Eppure, in armonia con quanto sopra, dovremmo impegnarci a cercarli anche attraverso i diritti dei cittadini che sono ben esposti nella Carta Europea omonima.


La Carta Europea dei diritti del malato è il risultato di un lavoro congiunto tra il Tribunale per i Diritti del Malato  e 15 organizzazioni civiche partner della rete europea di Cittadinanzattiva, Active citizenship network.
Elaborata nel 2002, si è basata sia sulla esperienza del Tribunale per i diritti del malato ed in particolare sulle precedenti Carte per i diritti del malato promulgate in Italia, a livello nazionale, regionale e locale, sia sulla Carta Europea dei diritti Fondamentali.

La Carta Europea raggruppa i diritti inalienabili del paziente che ogni paese dell’Unione Europea dovrebbe tutelare e garantire. 14 diritti che si trovano a rischio, tra l'altro, a causa della crisi finanziaria dei sistemi nazionali di welfare: diritto a misure preventive, diritto all'accesso, diritto all'informazione, diritto al consenso, diritto alla libera scelta, diritto alla privacy e alla confidenzialità, diritto al rispetto del tempo dei pazienti, diritto al rispetto di standard di qualità, diritto alla sicurezza, diritto all'innovazione, diritto a evitare sofferenze e dolore non necessari, diritto ad un trattamento personalizzato, diritto al reclamo, diritto al risarcimento.

Tutti questi diritti, in base alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, sono fondamentali nei confronti dei cittadini europei e dei servizi sanitari.

Leggi tutto: Carta Europea dei Diritti del Malato. Una lettura da riprendere 

sole24ore"Giusto due anni fa, a novembre del 2015, la questione infiammò il mondo della sanità, con agitazioni e scioperi di medici e infermieri. Il tentativo di risolverla è stato fatto all’italiana, a suon di deroghe e di tolleranza di situazione fuori regola. Ma ora il problema torna sui tavoli con il rinnovo dei contratti degli statali, e promette scintille.Stiamo parlando del cosiddetto «orario europeo», che impone ai datori di lavoro di garantire almeno 11 ore di riposo fra un turno e l’altro. Un diritto ovvio, che però in molti settori fa saltare il banco: a partire dalla sanità."

Nel 55% dei casi le undici ore di riposo consecutivo restano una bella idea, confinata nell’utopia, e dove si è provato a tradurla in pratica sono state tagliate soprattutto le ore di formazione."

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forum 2017Si delinea il programma per il 12° Forum Risk Management che si svolgerà a Firenze dal 28 novembre al 1 dicembre. il 28 prevista main session in partnership con IPASVI "Il ruolo ed il contributo delle professioni infermieristiche ed ostetriche per la gestione della legge 24/2017". il 29 main session sui dipartimenti infermieristici e la valorizzazione dei ruoli e delle competenze. Agli stand fissi il network infermieri dirigenti Toscana e IPASVI allestiranno corsi sulla ricerca bibliografica ed evidenze in rete,

INFO ed ISCRIZIONI: www.forumriskmanagement.it

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