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rispetta chi ti aiutaGrosseto, martedì 22 marzo 2022
Comunicato stampa
 
L’episodio a pochi giorni dal 12 marzo, Giornata nazionale contro la violenza ai danni degli operatori sanitaria. Draoli e Pasqualini esprimono una ferma condanna per quanto accaduto ieri a Grosseto e ricordano come sia necessario promuovere, ogni giorno, una cultura del rispetto 
 
A pochi giorni dalla celebrazione della prima giornata contro la violenza ai danni degli operatori sanitari, del 12 marzo scorso, arriva la notizia di un’ennesima aggressione rivolta a un medico del 118. “Un fatto, quello riportato anche dalla stampa locale – commenta Nicola Draoli, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Grosseto – che dimostra come il problema delle aggressioni al personale sanitario sia diffuso e frequente; e la violenza non è solo quella più manifesta, resa evidente da gesti concreti e parole pesanti, ma a volte anche quella insista nella scortesia e nella mancanza di fiducia e rispetto. Elementi che non permettono a chi lavora di farlo serenamente e che penalizza, quindi, l’intero sistema dei servizi alla collettività”. Un episodio molto grave, che sarà verificato dalla Magistratura, e che è costato alla professionista aggredita anche un infortunio serio. 
“L’Ordine dei medici condanna fermamente la violenza occorsa ieri verso il medico del 118, mentre stava svolgendo il suo lavoro di soccorso su un’emergenza- dichiara Paola Pasqualini, presidente dell’Omceo di Grosseto -. Questo a dimostrazione che, purtroppo, non basta una giornata per sensibilizzare le persone e provocare un cambiamento culturale. Per farlo, infatti, occorre un lavoro costante e un impegno da parte di tutti, sanitari e cittadini. È inaccettabile e sconfortate che ogni giorno si debba ricordare di portare rispetto alle persone, a tutti i lavoratori, in particolare a quelli che prestano assistenza a chi ne ha bisogno”. 
 
“Facciamo i nostri auguri per una veloce guarigione alla dottoressa coinvolta in questo grave episodio – concludono Draoli e Pasqualini – e ci auguriamo che questa vicenda inviti a una riflessione concreta su quanto, nella nostra comunità, c’è ancora da cambiare: per promuovere una cultura del rispetto che non sia solo di facciata, ma che si basi su solidi valori condivisi”.

PASOCIALComunicato stampa
Grosseto, mercoledì 16 marzo 2022

Il primo soggetto pubblico della provincia di Grosseto e il primo Opi che entra come ente nell’associazione italiana dedicata alla comunicazione e all’informazione digitale. Draoli: “Elementi fondamentali per promuovere la salute e fare chiarezza sulla professione dell’infermiere e sul sistema sanitario”.

 L’Ordine delle professioni infermieristiche di Grosseto ha aderito a Pa Social, la prima associazione italiana dedicata alla comunicazione e all’informazione digitale, che conta oltre 700 iscritti tra comunicatori ed enti pubblici.
Da sempre crediamo che l’informazione e la comunicazione siano elementi fondamentali per promuovere la salute e per fare chiarezza sulla professione dell’infermiere e sulla corretta comunicazione del sistema sanitario nazionale”. dice il presidente Nicola Draoli. “Ci è sembrato, quindi, importante entrare a far parte di una rete che ha come obiettivo quello di riconoscere e valorizzare le professioni di questo settore, promuovere la formazione e diffondere la democrazia in rete, in un’ottica di informazione e comunicazione corretta con i cittadini”.
Un cittadino correttamente informato, infatti, conosce i propri diritti e doveri, si orienta nel sistema di servizi pubblici, opera scelte più consapevoli, anche riguardo alla propria salute e al proprio benessere. E Opi Grosseto è il primo ente pubblico della provincia ad aver operato questa scelta e il primo ordine delle professioni infermieristiche italiano ad aderire come ente. “Essere in rete è sempre un valore aggiunto - continua Draoli – per questo ci auguriamo che dalla nostra collaborazione con Pa Social possano nascere momenti di approfondimento e perché no, anche spunti per sperimentare nuovi strumenti per la comunicazione interna ed esterna”.
“Siamo molto contenti dell’adesione dell'Ordine delle professioni infermieristiche di Grosseto all’associazione – spiega Francesco Di Costanzo, presidente Pa Social – ringrazio il presidente e la struttura per la scelta. E’ il primo ad aderire come ente, ci fa molto piacere considerando anche il rapporto di collaborazione che portiamo avanti con la Federazione Nazionale degli OPI Provinciali e con molte istituzioni, aziende e professionisti del mondo della sanità e della salute in tutta Italia. L’obiettivo per tutti è rendere strutturale l'innovazione e il cambiamento portato dalle piattaforme digitali e dalle opportunità del digitale in generale con professionalità dedicate, nuovi modelli organizzativi del lavoro, riconoscimento del valore fondamentale di una comunicazione e informazione di qualità. Il tutto a vantaggio dei cittadini per servizi sempre migliori e a portata di smartphone.

Il settore sanitario è cresciuto molto in questi anni dal punto di vista della comunicazione e nell'utilizzo del digitale, collaborazioni come questa sono sicuramente importanti per aumentare ulteriormente consapevolezza, conoscenza, concretezza”.

io resto

 

 

Venerdì 18 marzo alle ore 21.15 al Cinema Stella - Via Mameli Grosseto - OPI Grosseto e OMCEO Grosseto, offrono la proiezione gratuita del docufilm "Io Resto".  Tutti invitati, cittadini e professionisti!

il 18 marzo infati ricorre la Giornata nazionale per le vittime del COVID. Ci è sembrato il modo migliore per non dimenticare, per mantenere viva l'attenzione, il ricordo, il rispetto per ciò che è stato e ciò che è ancora. 

Io resto, film diretto da Michele Aiello, è un documentario che mostra la situazione interna degli ospedali durante la pandemia di Covid-19, che ha portato a una crisi sanitaria a causa dell'alto numero di pazienti. Il docufilm è stato girato per un intero mese negli Spedali Civili di Brescia, uno dei più grandi del Vecchio Continente e uno degli ospedali che ha accusato di più l'alto numero di ricoverati. Vengono mostrati i rapporti tra personale sanitario e pazienti, entrambi desiderosi di un calore umano, che in pieno lockdown è impossibile dare e ricevere. Un periodo, quello della prima ondata di Covid-19, che ha visto il mondo unirsi per cercar di contenere la diffusione del virus. Il documentario entra proprio tra i corridoi dell'ospedale di una delle regioni più colpite d'Italia, la Lombardia, dove medici e infermieri hanno fatto il possibile per limitare non solo la circolazione del Covid-19, ma anche le vittime.
La videocamera mostra quelli che sono stati definiti "eroi moderni" o "angeli" di questa pandemia, rivelando l'aspetto più drammatico che queste persone hanno dovuto affrontare durante i lunghi turni di lavoro.

 

 

Io Resto | Trailer ufficiale from ZaLab on Vimeo.

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