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contenzioneA un anno dalla presentazione in Senato della campagna per l'abolizione della contenzione "E tu slegalo subito", A Buon Diritto pubblica la sintesi della sua ricerca "Contenere la contenzione meccanica in Italia. Primo rapporto sui diritti negati dalla pratica di legare coercitivamente i pazienti psichiatrici nei Spdc", a cura di Sergio Mauceri. 

La contenzione meccanica è una modalità largamente utilizzata in psichiatria per la gestione degli episodi di agitazione e aggressività all’interno dei SPDC e secondo una ricerca condotta nel 2004 (a tutt'oggi l'unica disponibile) dall’Istituto Superiore di Sanità presso un campione di SPDC sull’intero territorio nazionale, nel 60% dei casi le strutture facevano ricorso a pratiche di contenzione meccanica e in oltre il 70% erano presenti gli strumenti idonei per farvi ricorso.

 

Si stima che nei reparti psichiatrici per acuti, in Italia, avvengono in media 20 contenzioni ogni 100 ricoveri. È un problema molto esteso quindi, che coinvolge migliaia di persone in tutto il Paese ogni giorno. Il sovraffollamento dei reparti psichiatrici e la connessa carenza di personale (medico e infermieristico), determinata dal blocco del turnover nelle strutture pubbliche, il burnout diffuso nelle professioni medicoinfermieristiche (e ancor più in strutture, come quelle psichiatriche, che pongono il rischio di deumanizzazione del rapporto con i pazienti), la gestione verticistica dei SPDC, la carenza nella formazione/ aggiornamento del personale medico e infermieristico rispetto alla gestione delle emergenze e all’uso delle pratiche di contenzione, l’inadeguatezza dell’ambiente fisico (come ad esempio, la totale assenza di spazi aperti in una parte dei SPDC), il sovraccarico di lavoro dei CSM (Centri di Salute Mentale) sono solo alcuni dei fattori che in ipotesi possono esporre i pazienti psichiatrici ai rischi di essere “gestiti” e controllati in modo coercitivo (piuttosto che curati) e rendere il personale medico-infermieristico più incline all’uso improprio o poco oculato delle misure di contenzione. A questi elementi si aggiungono indubbiamente elementi di natura ideologico-culturale, che rendono la psichiatria ospedaliera italiana ancora poco sensibile alle acquisizioni scientifiche maturate in ambito internazionale circa i danni di breve e lungo periodo arrecati dalla contenzione ai pazienti e alla qualità complessiva dei servizi di cura (Bergk et al. 2010, Strout, 2010, Mohr et al., 2003). Le resistenze ideologico-culturali rischiano anche il mancato trasferimento nei reparti del mainstream delle buone pratiche intraprese da alcuni SPDC, che pure si sono mossi nella direzione di stilare e applicare linee guida per l’uso consapevole della contenzione maggiormente rispettose degli standard europei e soprattutto quelle di tipo relazionale adottate nella minoranza di SPDC no restraint, che rifiuta di ricorrere alle porte chiuse e alla contenzione meccanica.

La presentazione del rapporto completo si terrà martedì 28 febbraio alle ore 11 presso la sala dell'Istituto di Santa Maria in Aquiro al Senato della Repubblica, in collaborazione con la rete della campagna nazionale per l'abolizione della contenzione E tu slegalo subito e con gli interventi della senatrice Nerina Dirindin e del senatore Luigi Manconi.

 LEGGI IL DETTAGLIATO ABSTRACT DEL RAPPORTO

 

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