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LogoRegioneToscanaUn accordo importante per non derogare l'assistenza a infermieri non qualificati che rischiano di non garantire la sicurezza dei cittadini.

Da dove nasce questo protocollo di intesa? 

Dall'Articolo 13 del decreto legge 18/2020 (L. n. 27/2020) che consente, in deroga alle norme che disciplinano le procedure per il riconoscimento delle qualifiche professionali sanitarie conseguite in un Stato dell'Unione europea o in Stati terzi, l'esercizio temporaneo di tali qualifiche da parte di professionisti che intendono esercitare sul territorio nazionale una professione sanitaria conseguita all'estero in base a specifiche direttive dell'Unione Europea.

In pratica questi colleghi comunitari o extracomunitari possono esercitare senza farsi riconoscere il titolo di studio dal Ministero e senza passare dall'esame di lingua italiana e delle norme presso l'Ordine competente. La norma è, a giudizio di questo Ordine e non solo, pericolosa. 

Tuttavvia è una norma che esiste e dobbiamo riconoscere che la nostra Regione non la ha mai utilizzata. Adesso, per il perdurare della carenza di professionisti sanitari dichiarata dalle strutture sanitarie e sociosanitarie private della Toscana, la Regione ha espresso la volontà di procedere in via sperimentale alla realizzazione di un percorso per utilizzarla.

OPI Grosseto ha quindi firmato un protocollo di intesa che consente di sottoporre gli infermieri  interessati ad una prova rivolta alla verifica della conoscenza della lingua italiana e, per i richiedenti extra UE, anche sulla legislazione sanitaria, proprio come accadeva PRIMA di tale riforma. 

I professionisti che, a seguito di apposita verifica, risultano idonei alla luce dei requisiti posseduti, verranno iscritti in un elenco regionale, predisposto dalla Regione Toscana.

Dovranno inoltre presentare  dichiarazione di avvenuta presentazione al Ministero della Salute della domanda per l’ottenimento del riconoscimento dell’equivalenza del titolo conseguito all'estero e la dichiarazione di non aver ricevuto espresso diniego da parte del Ministero della Salute ai fini del riconoscimento dell'equivalenza del titolo.

Restiamo convinti che non POSSONO essere queste le soluzioni alla carenza di professionisti infermieri, e lavoreremo affinché tale norma nazionale venga archiviata entro l'anno in corso. Nel frattempo ringraziamo la Regione per aver messo in piedi un percorso di tutela per l'applicazione della norma coinvolgendo l'Ordine Professionale. 

 DELIBERA REGIONALE - ALLEGATO