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coronavirusGROSSETO 23 Febbraio 2020 – L’Ordine degli Infermieri di Grosseto vuole lanciare un appello a tutta la cittadinanza Maremmana per non eccedere in atteggiamenti pericolosi dettati dall’ansia e dal panico.

«In questo momento come infermieri -Nicola Draoli, Presidente Ordine delle professioni infermieristche di Grosseto -, insieme ai medici e tutto il personale sanitario e non, siamo impegnati per applicare le procedure ed i percorsi previsti in caso di sospetto Coronavirus. E’ in questi momenti che la popolazione si rende conto di quanto importante, delicato,pericoloso sia il nostro lavoro e di quanto sia necessario stringere un patto di alleanza di cura con tutti i cittadini. Ma abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Ad oggi non ci sono casi di Coronavirus in maremma. La notizia di un caso sospetto significa solo che il Servizio funziona, individua, circoscrive e  accerta. Ricordiamo che già nei giorni scorsi ci sono stati pazienti sospetti ma che non stavano facendo notizia come adesso. Invitiamo i cittadini a non recarsi al Pronto Soccorso al minimo accenno di febbre. E’ pericoloso per loro stessi, per gli operatori sanitari che si trovano a fronteggiare una condizione di iperafflusso difficilmente gestibile ed è pericoloso per tutti i cittadini che hanno bisogno di cure. Ricordiamo che esiste un numero verde Ministeriale (1500) e Regionale (800.55.60.60). Una cosa importante, per non ripetere quanto accaduto in Nord Italia, è fare subito chiarezza non tanto e solo sui sintomi ma sui comportamenti avuti negli ulitmi giorni, se sono stati fatti dei viaggi, dove, se si sono avuti contatti con persone provenienti dalle zone oggetto di focolaio, se si è vaccinati per l’influenza stagionale etc. Questo permette di attivare i protocolli in tempo».

«I dati ci dicono adesso che il virus Covid19 ha una mortalità molto bassa. Ogni anno in Italia, per fare una comparazione, muoiono 200 persone per influenza stagionale eppure la percezione del pericolo differente non solo non ne fa parlare ma rende persino non elevatissima la percentuale di vaccinati. E’ necessario quindi essere consapevoli e mantenere la calma. Probabilmente ci saranno altri casi ma è necessario interrompere questo effetto domino di paura e questo ansiogeno conteggio dei sospetti che sta contagiando emotivamente molto più di quanto contagi clinicamente il Virus. Nel frattempo valgono sempre le raccomandazioni già ampiamente diffuse sul lavaggio delle mani e sui comportamenti di igiene».

«Suggeriamo di usare i social con parsimonia: il panico che si sta generando mette in condizioni lavorative difficili tutti gli operatori e non aiuta nemmeno il cittadino. L’Ordine è vicino a tutti i colleghi e gli operatori sanitari che non stanno risparmiando professionalità e abnegazione e sono cittadini anch’essi non immuni alla tensione emotiva; è certo che le Aziende stiano mettendo in essere quanto previsto dalle circolari ministeriali per la sicurezza degli operatori e del cittadino; Rimane a disposizione dei colleghi e delle autorità per ogni segnalazione e intervento utile. Quando anche questa emergenza sarà finita sarà l’occasione, speriamo, per ricordarci di quanto prezioso sia il nostro servizio sanitario ed i professionisti che vi lavorano».

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